MONZA – Nella mattinata di lunedì, 5 giugno, è giunta presso la Sala Operativa della Questura di Monza una segnalazione, da parte di una persona residente in città, la quale riferiva di aver notato un movimento sospetto di alcuni uomini affaccendati a trasportare, all’interno di un appartamento sito al piano terra del suo condominio, diversi scatoloni.
Due equipaggi dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico – Squadra Volanti della Questura hanno raggiunto immediatamente il condominio segnalato, sito in via Rota, nella zona est della città. All’esterno dello stabile, gli agenti notavano un uomo, di origini straniere, vicino al quale si trovavano 3 scatole di cartone dalle quali provenivano cinguettii di uccelli.
I poliziotti decidevano dunque di avvicinare il soggetto, generalizzato un 59enne srilankese, e gli chiedevano di mostrare cosa ci fosse all’interno della scatola. Una volta aperti gli involucri gli agenti accertavano come, stipati nei cartoni, in condizioni critiche e in mancanza dello spazio necessario, nonché di cibo, acqua e sole, c’erano circa 20 volatili, tra quaglie e galli: in una scatola 10 quaglie, in un’altra scatola 2 galli ed in un’altra ancora 8 polli.
L’uomo riferiva di averli appena acquistati da un suo connazionale per la cifra di 51 euro.
A seguito di quanto appena accertato, i poliziotti facevano ingresso all’interno dell’abitazione segnalata, dove scoprivano un vero e proprio allevamento illegale di capi di pollame, trovando altre decine di volatili tra polli, galline e quaglie, tutti rinchiusi in scatole di cartone.
I poliziotti avevano altresì modo di riscontrare un cattivo odore di sterco dovuto agli escrementi dei volatili che saturava ogni stanza dell’appartamento, diffondendosi anche sul pianerottolo dello stabile, accertando come l’inquilino, un 45enne cittadino italiano di origine srilankese, avesse realizzato un vero e proprio allevamento con compravendita di pollame vivo in casa, rifornendosi da una fattoria nel bergamasco per commercializzarli e venderli ai suoi connazionali, usandoli come fonte di sostentamento in attesa di trovare un’occupazione.
In totale, all’interno dell’appartamento, gli agenti rinvenivano ulteriori 39 esemplari, suddivisi in 5 scatole di imballaggio diverse, tutte assolutamente prive di qualsiasi requisito che possa garantire benessere agli animali, contenenti rispettivamente: una scatola 10 quaglie, un’altra 10 polli, una 8 galline, un’altra scatola con altre 8 galline ed infine una scatola con 3 polli.
I poliziotti riscontrata così l’attività commerciale abusiva di vendita di animali vivi tipo pollame, peraltro esercitata in un’abitazione in violazione delle norme igienico-sanitarie oltre che in condizione di maltrattamento degli animali, facevano intervenire sul posto l’Ats veterinaria sita a Besana Brianza che, previ contatti con il comune di Monza, inviava personale addetto che prendeva in carico i 60 volatili consegnandoli all’Enpa fornendo loro le eventuali cure e la necessaria assistenza, interrompendo il commercio abusivo di animali e ripristinando le corrette condizioni igienico-sanitarie all’interno dell’abitazione e dell’intero stabile.