Nel 2022, quasi 76 milioni di persone nell’UE di età compresa tra 15 e 74 anni erano impiegate nel settore scientifico e tecnologico (+2,5% rispetto al 2021). Dei 76 milioni di occupati in scienza e tecnologia, il 52% erano donne (nessuna variazione rispetto al 2021). Le donne impiegate nella scienza e nella tecnologia lavoravano prevalentemente nei servizi, con l’eccezione di Malta, dove solo il 48% delle donne lavorava nei servizi.
Nelle regioni dell’UE, nel 2022 le quote più elevate di donne occupate nel settore scientifico e tecnologico sono state osservate in Lituania e nell’isola francese di Corsica (entrambe al 64%), seguite dalla Lettonia (63%). All’estremo opposto della scala, la quota più bassa si registra nella regione italiana del Nord-Ovest (45%), seguita da Malta e dalle regioni italiane del Sud e del Nord-Est (tutte al 46%).
Tra la forza lavoro scientifica e tecnologica, un sottogruppo significativo è composto da scienziati e ingegneri . Scienziati e ingegneri costituivano quasi un quarto (24%) di tutte le persone impiegate nel settore della scienza e della tecnologia nell’UE (+3,6% rispetto al 2021), con il maggior numero di scienziati e ingegneri nei paesi dell’UE impiegati in Germania (oltre 3,5 milioni).
Nonostante le donne costituissero la maggioranza delle persone impiegate nella scienza e nella tecnologia, erano sottorappresentate come scienziati e ingegneri, rappresentando solo il 41% del totale di scienziati e ingegneri nel 2022. Questa quota è cresciuta di soli 2 punti percentuali rispetto all’ultimo 10 anni (dal 39% nel 2012 al 41% nel 2022), ma il numero assoluto di donne che lavorano come scienziate e ingegneri è cresciuto di quasi il 50% in quel periodo (da quasi 5 milioni nel 2012 a 7,3 milioni nel 2022).