DESIO – Ritorna la Festa Democratica, organizzata dal Partito Democratico al parco dedicato ad Ambrogio Mauri, l’imprenditore desiano simbolo della lotta per la legalità: dal 15 al 19 giugno iniziative, dibattiti, mostre, musica, balli e cucina anche d’asporto. “Quando eravamo al governo della città abbiamo pensato a governare – commenta Giorgio Gerosa, segretario del PD di Desio – adesso che siamo all’opposizione cerchiamo di rianimare lo scenario culturale e aggregativo con una proposta di questo tipo”.
La Festa Democratica si aprirà con l’inaugurazione “In ricordo di Ambrogio Mauri, un uomo onesto” perché “ci riteniamo ospiti in quello spazio dedicato a un concittadino divenuto un simbolo della lotta per la legalità. Siamo sempre stati convinti – anche quando eravamo in amministrazione – che la memoria dovesse essere coltivata attivamente e dunque, in una festa nella quale il tema della legalità ha un ruolo importante, nel rievocare quel momento di storia oscura della nostra storia repubblicana con tangentopoli, ci sembrava un atto doveroso capire insieme che non tutti sono piegati a quel sistema – continua Gerosa -. Dico che non è un caso che ci siamo ritrovati a far la festa in questo luogo, un parco che abbiamo ampliato noi come amministrazione di centrosinistra insieme al comitato di quartiere e ai volontari del verde; quindi, ricordiamo anche questo: che, grazie al comitato di quartiere e grazie ai volontari del verde, si è inaugurato, ripulito e restituito alla città il parco Ambrogio Mauri divenuto così uno spazio pubblico completamente diverso”.
Il programma di queste cinque giornate è molto ricco e variegato, si articola in diversi momenti costruiti insieme ai soggetti che fanno vivere in concreto la nostra città.
“Scegli il tuo libro” è uno spazio riservato agli autori desiani che vorranno partecipare per presentare i propri testi e farsi conoscere; “Il capitale sociale” è un momento su invito, ma comunque aperto, per Associazioni o liberi cittadini che vogliano confrontarsi sul tema di come rafforzare il tessuto di partecipazione della città; “Scegli il tuo sport!” momento dedicato alle esibizioni delle società sportive rimaste escluse dalla programmazione dei mercoledì sera estivi dell’amministrazione comunale; “Presentazione libro con autore” in questi spazi di approfondimento su tematiche particolari (legalità, mafia, transizione ecologica, integrazione, ma anche vicende internazionali), abbiamo proposto un formato un po’ più agile: quello del dibattito e della presentazione libro; “Discorsi sul Buon Governo delle città” è uno spazio di analisi e riflessione sul buon governo cittadino nel quale interverranno alcuni sindaci dei Comuni limitrofi (non abbiamo ritenuto il caso di invitare l’amministrazione desiana perché non ci sembrava un esempio di buon governo, però se vogliono venire ad ascoltare sono i benvenuti); verrà inaugurata la mostra “Mafie in Brianza” a cura di “Brianza SiCura” e ci saranno momenti particolari come la merenda etnica e la lezione di yoga, oltre a tutta la parte ludica, naturalmente, con concerti, musica, buon cibo, area bimbi, spettacoli e laboratori per grandi e piccini.
“La condivisione col Comitato del quartiere Spaccone nell’organizzare le due feste, la loro e, a seguire, la nostra, è stato un aiuto reciproco dettato dalle difficoltà che abbiamo incontrato entrambi” – afferma Jenny Arienti, Vicesegretaria del PD di Desio. “Loro hanno la loro festa, noi abbiamo la nostra, abbiamo ovviamente unito le forze per dividere le criticità riscontrate. Le difficoltà burocratiche sono tantissime, e, avendo amministrato fino a due anni fa, notiamo che sono cresciute a dismisura con questa amministrazione. Abbiamo chiesto un supporto anche all’amministrazione comunale perché, è vero che è una festa di Partito, ma è una festa che comunque serve anche alla città: è attrattiva come tutte le feste e in tutte le città si alternano feste di partiti politici. Abbiamo trovato solo un muro da parte dell’amministrazione desiana che non ci è minimamente venuta incontro né supportato, ostile al fatto che fosse una festa del Partito Democratico. Questa cosa lascia un po’ il tempo che trova, perché se ci fosse un’area feste adibita, come era nei nostri progetti, probabilmente tanti problemi non si sarebbero posti o comunque li avremmo potuti risolvere in maniera diversa”.
“L’amministrazione sostiene di applicare il regolamento – aggiunge Jennifer Moro, capogruppo del Pd in Consiglio comunale – e ci accusa di non averlo applicato in passato ma, come ho già ribadito anche in consiglio comunale, qui non si tratta di applicare il regolamento, ma di applicare il regolamento con criterio. Qualsiasi regolamento applicato alla lettera e interpretato con la rigidità con cui lo stanno interpretando loro, favorirebbe solo l’immobilismo delle associazioni cittadine. È evidente che ci vuole un po’ di cognizione di causa e di elasticità nell’applicazione dei regolamenti, perché non si riesce a disciplinare ogni aspetto di una questione e molto resta nella libertà decisionale di un’amministrazione. Questa amministrazione vuol far vivere il suo territorio supportando le associazioni nell’organizzazione degli eventi oppure vuole limitarsi a garantire il rispetto di ogni virgola del regolamento? Le associazioni chiedono aiuto e l’amministrazione si para dietro la scusa della sicurezza. Dimostri invece di sapersi assumere rischi e responsabilità proprie di chi amministra. Inoltre, il regolamento è lo stesso da anni e prima le associazioni i problemi non li avevano, non si capisce perché tutte le difficoltà siano sorte solo ora. Governano da due anni e accampano scuse come se fossero lì da una settimana: il regolamento è troppo rigido? Lo cambino! Hanno tutti gli strumenti per poterlo fare. Le scuse dopo quasi due anni non reggono più”.
“Questa festa Democratica – concludono dal Pd – è, in un certo senso, una “contro festa” perché paragonando il nostro programma a quello dei “Mercoledì estivi” della giunta Gargiulo si nota come il concetto di quel formato è che c’è un cachet, si pagano dei soldi (parecchi) per portare dei “nomi” in piazza calati dall’alto, mentre il nostro programma con tutti i suoi differenti eventi è costruito insieme ai soggetti e alle associazioni coinvolte, quelle stesse che operano sul territorio con ormai estrema fatica e che sono state praticamente escluse dall’amministrazione comunale: non basta una lettera inviata nell’ultima settimana utile, chiedendo di produrre proposte entro 7 giorni: questo non si può definire coinvolgimento, né tantomeno partecipazione”.
Gelsia Ambiente: per Arera è al top per la qualità dei servizi
Novembre 14, 2024