LIONI – “Continuum Bellum”, l’operazione antidroga dei Carabinieri di Castellammare di Stabia e dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria lascia per qualche ora i Lattari. Costeggiando i Picentini lungo la dorsale nord orientale, prepara le tende nel territorio del comune di Lioni (Avellino).
La via della marijuana arriva fino ai pendii dell’alta Irpinia, con le sue terre assolate e fertili. E’ lì che i carabinieri scovano 3 serre artificiali al cui interno erano in coltivazione 453 piante di cannabis indica di 150 centimetri l’una. 49 sono già in fase di essiccazione, 800 i grammi di “erba” già pronti al confezionamento. Nelle serre 6 persone, come in un laboratorio in piena attività. Sono finite tutte in manette. Padre e figlia di origini napoletane ma residenti a Lioni, tutti gli altri di natali albanesi.
L’operazione non si è limitata a questo. A pochi chilometri, nella contrada Civita Superiore di Teora, i militari hanno scoperto una piantagione di cannabis sviluppata su 3 ampie piazzole. 2100 circa le piante coltivate, verosimilmente messe a dimora nello stesso momento perché tutte alte circa 1 metro. I fusti sono stati campionati e poi distrutti. Per 5 arrestati si sono aperte le porte del carcere di Bellizzi, per uno è stata applicata la misura degli arresti domiciliari.
Castelverde (Cr) – Truffe online, 2 denunce
Novembre 24, 2024