MONZA – Nella serata di domenica 25 giugno, alle 19.30 circa, pervenivano alla Sala Operativa della Questura di Monza numerose segnalazioni da parte di alcuni utenti in transito in via Magenta di Monza, per un presunto furto segnalando, inoltre, la presenza di alcuni giovani che erano usciti di corsa dalla rampa di un box del condominio del civico 6 urlando e rincorrendosi.
Un equipaggio dell’Ufficio prevenzione Generale e Soccorso Pubblico- Squadra Volanti, in servizio sul territorio, si recava sul posto e notava due ragazzi di origine sudamericana che trattenevano un soggetto anch’egli straniero, con la maglietta che indossava strappata e con al seguito un monopattino.
Gli agenti della Volante, dopo aver preso in custodia il soggetto col monopattino, chiedevano cosa fosse successo ai due ragazzi sudamericani. Questi riferivano che uno di loro era il proprietario del monopattino e di essere stato vittima di un tentativo di furto, da parte del ragazzo fermato mentre si trovava in piazza Indipendenza in compagnia del fratello. In particolare, riferiva che resosi conto del furto immediatamente rincorreva l’autore con il fratello, senza mai perdere di vista il soggetto, il quale nel tentativo di sfuggire ai due si nascondeva all’interno dei box del civico 6 di via Magenta. I due fratelli raggiungevano comunque il presunto autore del furto che, nel tentativo di guadagnarsi la fuga, cercava di sottrarsi alla presa del proprietario del monopattino colpendolo più volte al petto e al volto.
A questo punto, tra i giovani nasceva una colluttazione e, nel momento concitato, veniva strappata la maglietta del ragazzo fermato presunto autore del furto.
Sentiti i fatti, i poliziotti intervenuti, provvedevano ad accompagnare il soggetto fermato presso gli Uffici della Questura di Monza e della Brianza per l’esatta identificazione dello stesso e chiedevano, poiché privo di documenti, di declinare le proprie generalità. A tale richiesta il ragazzo, 24enne, diceva di essere di nazionalità marocchina. Ma dopo essere stato sottoposto ai rilievi fotodattiloscopici è risultato, in realtà, essere di origine palestinese, già arrestato nel 2017 per possesso di documenti d’identificazione falsi, nonché destinatario di un ordine del Questore di Udine a lasciare il territorio nazionale non ottemperato.
Il 24enne, pertanto, sussistendo la flagranza del reato veniva arrestato per rapina e false dichiarazioni a pubblico ufficiale sulla identità e messo a disposizione della Procura della Repubblica di Monza per il giudizio direttissimo davanti al Tribunale di Monza. Dopo la convalida dell’arresto, è stato accompagnato alla casa circondariale di Monza in attesa della prossima udienza.