MONZA – Dieci ore in sala operatoria, due interventi sincroni, uno dietro l’altro senza svegliare la paziente, per altrettante neoplasie maligne. La storia della paziente, una donna di 66 anni, risale alla fine del mese febbraio quando si presenta presso gli ambulatori di Chirurgia maxillo facciale per la presenza di una neoformazione a livello della lingua.
Poche settimane prima, era già stata diagnosticata una neoplasia mammaria per cui era stato programmato un intervento chirurgico presso un altro nosocomio. Durante la visita specialistica maxillo facciale, la neoformazione alla lingua è apparsa sospetta per cui l’équipe si è subito attivata per raggiungere tempestivamente una diagnosi della lesione che si è confermata essere un’altra grave neoplasia maligna.
Di fronte alla presenza di due importanti patologie oncologiche, grazie ad un delicato e coordinato lavoro multidisciplinare che ha coinvolto chirurghi, anestesisti e infermieri, la signora è stata sottoposta ad un intervento chirurgico congiunto di senologia e chirurgia maxillo-facciale, della durata di dieci ore, che ha permesso di curare tempestivamente e in maniera ottimale entrambe le neoplasie. Dopo un delicato decorso postoperatorio privo di complicanze, la paziente è potuta rientrare a casa e sta proseguendo le cure necessarie.
Gli specialisti delle due équipe, coordinati dal professor Davide Sozzi, Direttore della Struttura complessa Maxillo facciale e dal dottor Riccardo Giovanazzi, Direttore della Struttura complessa di Chirurgia senologica, hanno dovuto risolvere le difficoltà che due interventi sincroni ponevano, come il prelievo dei tessuti per riparare con un lembo rivascolarizzato la zona rimossa per il tumore della lingua senza compromettere l’eseguibilità di asportazione del tumore della mammella. Hanno dovuto valutare la compatibilità tra i traccianti impiegati per individuare il linfonodo sentinella e permetterne l’asportazione senza compromettere la fase chirurgica maxillo facciale. Lo studio della posizione operatoria, che permettesse di eseguire entrambe le procedure grazie al personale esperto in sala operatoria anche per la fase anestesiologica, ha facilitato il lavoro su tre siti chirurgici in contemporanea (mammella, testa, sito di prelievo del lembo ricostruttivo per la lingua), riducendo i tempi operatori complessivi e di ospedalizzazione. La paziente ha potuto così proseguire in tempi utili i trattamenti necessari post chirurgici per entrambi i tumori.
“Questa è la capacità dei medici del San Gerardo: integrare capacità e competenze e lavorare insieme per risolvere problemi diversi”, sottolineano all’unisono i due chirurghi.
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