VILLASANTA – Con la separazione dalla moglie gli è crollato il mondo addosso. Non solo per un rapporto che si era concluso e in cui aveva investito molto, ma anche per la fine delle relazioni con tutto il parentado tanto da arrivare a sentirsi solo e abbandonato da tutti. E’ questa la spiegazione che Salvatore D’Apolito, cinquantenne residente in città, ha dato ai Carabinieri che lo interrogavano riguardo ai sei colpi di pistola esplosi contro la ex moglie.
E’ stato lui stesso, dopo dieci giorni, a costituirsi mentre le forze dell’ordine lo cercavano un po’ ovunque. Dopo quell’agguato a Negrone di Scanzorosciate, nella bergamasca, l’uomo era fuggito in Vespa, ma poi sapeva benissimo di essere braccato. Ha abbandonato lo scooter per salire a bordo del camper e, con quello, si è nascosto nella boscaglia nei pressi di Lesmo.
Sfogandosi per il suo stato di solitudine, assistito dal suo avvocato, D’Apolito si è detto dispiaciuto e pentito per il gesto compiuto. Ha poi dato indicazioni ai militari riguardo al punto in cui aveva abbandonato la pistola, sempre nella boscaglia. E’ stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio mentre la ex moglie, Flora Agazzi di 53 anni, è ancora ricoverata in gravi condizioni all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.