MONZA – “Parcheggi solo a pagamento in centro e in altre zone della città? Questa decisione dell’amministrazione comunale, così com’è, rappresenta una misura estemporanea, poco efficace e per nulla comprensibile ai cittadini. Difficile sostenere che non sia per fare cassa, considerato che potrebbe rendere fino a 10-12 milioni di euro l’anno. Molto deludente che non sia inserita in un quadro organico di nuove regole per disincentivare l’uso dell’auto privata, ridurre il traffico, migliorare la vivibilità nei quartieri. Ecco allora la nostra proposta. Va bene la sosta a pagamento estesa, a condizione che nello stesso tempo il trasporto pubblico locale diventi gratuito per i residenti a Monza e venga opportunamente potenziato. Questo sì sarebbe utile e coerente, costituirebbe anche la prova che le intenzioni sono green e non contabili”. HqMonza realtà cittadina da sempre molto attenta al tema della mobilità avanza una proposta dopo aver letto con sorpresa il nuovo piano della sosta deciso dal Comune.
“Quanto costerebbero i bus gratis? Nulla – spiegano gli esponenti di HqMonza -, sarebbero ampiamente coperti dai ricavi della sosta. Biglietti e abbonamenti rendono circa 2 milioni e 600 mila euro l’anno (dati Agenzia TPL), cioè un quinto delle entrate previste per le strisce blu estese. Avanzerebbero comunque milioni per i “giochi” di bilancio. L’esperienza di altre città, in Italia e in Europa, mostra che la sosta a pagamento, in sé, non serve a nulla. La riduzione del numero delle auto è minima e anzi peggiora il traffico perché aumenta la rotazione dei veicoli sugli stalli di sosta. Viceversa, i bus gratis incentivano a lasciare l’auto a casa e sono oggetto di sperimentazioni positive a Roma, Genova, Livorno e Ravenna, ma anche in Spagna e Lussemburgo (Bari invece rilascia un abbonamento annuo per soli 20 euro)”.
Dice Isabella Tavazzi, portavoce dell’Associazione HQMonza: “Cerchiamo di essere sempre positivi, ma questa decisione sconcerta. Perché dovrebbe essere un elemento bilanciato all’interno del Pums, il piano mobilità che a Monza è in eterna elaborazione, praticamente sin dal 1999 quando si chiamava Put”.
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Febbraio 27, 2023