SEREGNO – “Ci rivolgiamo ai cittadini, invitandoli a costituirsi parte civile, perché crediamo che questa vicenda li tocchi da vicino, per il danno economico e non che ha provocato alla nostra Seregno”. E’ l’appello firmato dalla sezione cittadina della Lega, che chiede la mobilitazione popolare, nelle aule giudiziarie, dopo avere appreso l’esito della chiusura delle indagini svolte dalla Procura della Repubblica nei confronti del sindaco Alberto Rossi e dell’assessore Giuseppe Borgonovo.
Le conclusioni a cui è arrivata la Procura hanno fatto molto discutere in città. Sia per le responsabilità che attribuisce agli amministratori comunali, sia per la portata di questa operazione. Questa volta non siamo di fronte a frasi di politici, bensì dell’autorità giudiziaria, che nel comunicato diffuso alla stampa parla di “un danno complessivo per Aeb pari a una somma non inferiore a 60 milioni di euro”.
La Lega negli anni si è sempre opposta politicamente all’operazione di aggregazione industriale tra Aeb e A2A. Più volte in aula Edoardo Trezzi, già capogruppo e poi diventato segretario cittadino della Lega, ha parlato apertamente di svendita e di patrimonio cittadino da tutelare, ricordando che Aeb è frutto della fatica di intere generazioni di seregnesi. La battaglia nell’aula consiliare, però, non ha sortito alcun effetto a differenza di quanto è accaduto in sede giudiziaria. Finora si è espressa contro l’operazione la giustizia amministrativa, ora la discussione potrebbe estendersi anche alla sede penale.
Tra le righe del comunicato stampa della Procura della Repubblica anche un rimprovero esplicito al sindaco: “aver supinamente recepito le indicazioni pervenute”. Considerata l’entità del danno quantificato dalla Procura in questi anni di indagine, ma anche aggiungendo il fatto che Aeb è da sempre il tesoretto dei seregnesi, la Lega chiede ai cittadini di non subire a loro volta e, anzi, di farsi parte attiva. Fino all’aula di tribunale e chiedendo anche il risarcimento del danno all’amministrazione comunale.
Seregno: una panchina rossa nella sede di Aeb
Novembre 26, 2024