SEREGNO – La società partecipata del Comune di Seregno AeB avrebbe perso in favore di A2A una somma non inferiore a 60 milioni di euro, questo sopravvalutando gli asset di A2A, attribuendo valori superiori a quelli ottenibili da una valutazione conforme alla realtà. Per la procura della Repubblica di Monza, inoltre, il sindaco Rossi e l’assessore Borgonovo avrebbero recepito supinamente tutte le indicazioni provenienti dai vertici di A2A per escludere la gara di evidenza pubblica per l’integrazione delle due società.
“All’opposizione in Consiglio comunale fu impedito di conoscere la documentazione relativa alla valorizzazione degli asset, tanto che il Tar per la Lombardia annullò la delibera stessa imponendo al Comune l’esibizione e il deposito dei documenti ricevuti da AeB. Grave è anche l’intervento di Rossi – si legge ancora nella comunicazione della Procura – per incidere sulle decisioni del comune di Bovisio Masciago facendo eliminare qualsiasi riferimento in merito all’adozione di evidenza pubblica sulla vendita di AeB. Considerata l’entità del danno i seregnesi devono farsi parte attiva e chiedere il risarcimento del danno all’amministrazione comunale”.
“Abbiamo sempre avuto grosse perplessità su tutta questa operazione, come Lega nei 5 anni precedenti abbiamo sempre dato battaglia contro il modus operandi su questa vicenda tra Sindaco e Assessore. Attività tenuta nascosta ai cittadini e al Consiglio impedendo di svolgere il proprio ruolo quale organo di vigilanza sull’operato del Comune. Atti gravissimi che solo ora si possono intuire con la chiusura delle indagini”. Così Edoardo Trezzi segretario cittadino della Lega in Consiglio comunale a Seregno a seguito della conclusione delle indagini e del rinvio a giudizio del sindaco Rossi e dell’ex assessore Borgonovo per il presunto reato di turbativa d’asta nel caso AeB – A2A.
In merito è intervenuto anche Andrea Villa commissario provinciale della Lega di Monza e Brianza: “Quello che emerge dalle indagini è estremamente grave. Secondo gli inquirenti si sarebbe agito al fine di favorire A2A creando un danno di circa 60 milioni per il comune di Seregno e, di conseguenza, per tutti i seregnesi. E sempre per favorire l’azienda si sarebbe agito su un altro Comune, quello di Bovisio Masciago, facendo delle pressioni esterne. Sono accuse gravissime, devastanti soprattutto dal punto di vista politico. La conseguenza logica sarebbe quella di farsi da parte, godere di consenso popolare non significa avere la possibilità di fare ciò che si vuole ed essere esenti da provvedimenti giudiziari”.