LIMBIATE – E’ un gelato molto buono da assaggiare, diventa ancora più gustoso quando scoprirete cosa contiene: perché tra gli ingredienti, il prodotto di “Cuore di Gelato”, ha quello umano che rende tutto ancora più speciale. La realtà con sede a Limbiate è costituita da ragazzi con problemi di autismo o, comunque, con difficoltà cognitive.
“E’ una delle attività della nostra associazione Voglio La Luna – racconta Roberta Tomasso, che con entusiasmo e passione si dedica al laboratorio di gelateria – e ci sta dando enormi soddisfazioni. Provvediamo infatti alla produzione artigianale con i nostri ragazzi, attività che siamo riusciti a sviluppare in modo particolare con il trasloco nella nuova sede nel mese di gennaio 2022. Lì abbiamo ricavato un piccolo locale, attrezzato con macchine professionali, che ci permettono di accorciare i tempi di produzione e di ottenere una qualità più elevata”.
L’associazione punta molto sulla qualità del gelato: “A noi piace ribaltare il modo comune di vedere le cose – racconta Tomasso -. La gente il nostro gelato lo deve comprare convinta perché è buono, non perché i ragazzi sono da considerare dei poverini. Assaggiatelo, mettetevi e metteteci alla prova. Siamo convinti di non sfigurare affatto. Vi garantisco che questi ragazzi sono sul pezzo, capiscono benissimo se hanno lavorato bene”.
In questi pochi mesi di attività si stanno facendo conoscere ovunque. In occasione di molti eventi della Brianza erano presenti anche loro con il loro furgone, pronti a vendere gelato ai passanti. “Andiamo a invito – racconta la loro responsabile -, anche a eventi privati organizzati da chi ci ha conosciuto in qualche fiera. Non solo qui in Brianza: con un po’ di pianificazione ci siamo spostati anche a ore di distanza. Per noi è una attività importante. Il laboratorio di gelateria è uno dei momenti fondamentali nel percorso di crescita dei ragazzi della nostra associazione. Tutti lo frequentano, anche i ragazzi in situazione più grave. Per loro finisce tutto lì: acquisiscono manualità, partecipano a un progetto, eventualmente il gelato è destinato a un nostro consumo interno. Quelli del servizio formazione all’autonomia, una decina, sono invece a tutti gli effetti i nostri “mastri gelatai”. Il gelato fa bene a tutti i nostri ragazzi, dà molto a livello di autostima aver creato qualcosa, dà soddisfazione vedere anche che la gente lo acquista e lo apprezza”.
Sui gusti in vendita non hanno limiti. Si punta ovviamente su quelli più richiesti dai clienti, ma non manca mai qualche sorpresa. “E con i ragazzi – afferma Tomasso – ormai non bisogna stupirsi più. Io glielo dico sempre che sono matti ma, proprio per questo, escono dai nostri schemi e riescono anche ad avere una marcia in più in molte cose. Dobbiamo ancora crescere, abbiamo ancora alcuni aspetti da migliorare. Però questi ragazzi sono già molto bravi. Il gelato è buono, loro lo fanno con il cuore”.
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