I dati del secondo trimestre 2023 evidenziano per le imprese di ristorazione un saldo ancora negativo tra aperture e chiusure (-1.154)
Le iscritte (3.038) risultano essere in aumento di 41 unità rispetto al secondo trimestre 2022 ma ben al di sotto dei valori del 2019 (3.856).
Il risultato rappresenta, tuttavia, un segnale incoraggiante poiché prosegue il trend positivo delle nuove imprese e, allo stesso tempo, le cessazioni (4.192) diminuiscono rispetto a quanto rilevato nello stesso periodo di un anno fa (5.173).
A livello territoriale solo Calabria, Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige fanno registrare saldi assoluti positivi nel trimestre (rispettivamente +9,+8,+1). In tutte le altre regioni il saldo è negativo. Da segnalare i dati di Lazio e Campania dove i saldi sono rispettivamente pari a -157 e -139 unità.
A livello di comparto si registrano saldi negativi per ristoranti e bar mentre le mense presentano valori positivi (+13 unità). In termini relativi i ristoranti segnano un +2,4% delle iscritte rispetto al trimestre precedente, mentre i bar -0,5% a testimoniare la progressiva difficoltà di questo segmento dell’offerta.