CREMONA – Quattro anni di carcere ciascuno, l’odontotecnico e l’artigiano, per lo stupro di gruppo avvenuto nella notte tra il 5 e il 6 agosto sulle rive del fiume Trebbia. Così ha deciso la Corte di Cassazione dichirando inammissibili i ricosi presentati dai due imputati e confermando la condanna già stabilita in sede di ricorso in Appello.
I due, uno di 37 anni e uno di 47 anni, sono ritenuti responsabili di violenza sessuale ai danni di una ragazza ora ventisettenne, già risarcita in sede civile. L’avevano conosciuta durante una grigliata organizzata in un locale. La ragazza quella sera aveva alzato un po’ troppo il gomito. Per i due, secondo quanto stabilito dal giudice, occasione propizia per approfittare delle sue condizioni costringendola a subire atti sessuali nella tenda in una situazione di sonno profondo.
In occasione del processo di primo grado l’accusa aveva chiesto sei anni per i due imputati, il collegio dei giudici di Piacenza aveva ritenuto congrua la pena di quattro anni di reclusione. Poi confermata in sede di Appello e ora resa definitiva dopo il passaggio in Cassazione.