CESANO MADERNO – Riaperta al traffico venerdì via Friuli con 24 ore di anticipo sui tempi prestabiliti. L’arteria cittadina era stata chiusa il 3 luglio scorso per importanti lavori in ben due cantieri aperti nella stessa porzione di città. La riapertura era prevista per il 2 settembre, invece è stata anticipata. La strada venerdì era già praticamente percorribile, si stavano ultimando solo le rimozioni della cartellonistica che indicava le deviazioni e i percorsi alternativi. Una bella notizia per la città, che riflette la determinazione con cui si è lavorato tutta l’estate per rispettare i tempi, nonostante la complessità dell’intervento.
L’operazione era delicata anche per l’impatto sul traffico cittadino: numerosi gli incontri preparatori tra i tecnici di BrianzAcque e quelli dell’amministrazione comunale, con la partecipazione anche dei Comuni limitrofi, per decidere le necessarie modifiche alla mobilità e comunicarle in modo efficace alla cittadinanza. I lavori sono stati illustrati anche nel corso di un’assemblea pubblica all’Oasi Lipu organizzata nel mese di aprile dal Comune di Cesano Maderno.
“Era fondamentale – spiega il sindaco Gianpiero Bocca – che i lavori terminassero nei tempi che ci eravamo dati. L’anticipo di un giorno è un’ulteriore soddisfazione. L’obiettivo è stato raggiunto, un risultato che mi rende orgoglioso, e riconoscente nei confronti di BrianzAcque con cui la collaborazione è stata molto positiva. Abbiamo impostato insieme un lavoro di programmazione che si è rivelato vincente. Ringrazio i cittadini per la pazienza e la comprensione. Vorrei sottolineare la rilevanza per la città dei due interventi svolti in via Friuli, uno per riqualificare il sistema fognario, l’altro per ridurre le perdite idriche dell’acquedotto. Due tappe miliari che implementeranno la crescita della nostra città, oltre a garantire ai cittadini maggiore sicurezza e qualità della vita”.
“Nel periodo di chiusura – dichiara l’assessore ai Lavori pubblici, Manuel Tarraso – erano attivi ben tre cantieri diversi, che hanno interessato non solo il nodo idraulico di via Friuli e gli interventi sull’acquedotto, ma anche la riasfaltatura definitiva di via Sicilia. Lavori di questo tipo, che prevedono scavi fino a cinque metri di profondità, necessitano di tempi di assestamento non inferiori ai sei mesi. Per questo motivo le asfaltature vedranno la loro realizzazione definitiva nella prossima primavera-estate. Per quanto riguarda i lavori di via Sicilia, svolti lo scorso anno, le asfaltature definitive erano previste nel prossimo mese di ottobre, ma siano riusciti ad anticiparle, condensando i disagi nel mese di agosto. Ringrazio i cittadini per la pazienza di questi mesi, da parte nostra abbiamo rispettato il cronoprogramma stabilito, mantenendo l’impegno preso con la cittadinanza”.
BrianzAcque, è intervenuta, in collaborazione con l’amministrazione comunale, per ripristinare il funzionamento ottimale della rete fognaria attraverso il rifacimento di alcuni tratti e la predisposizione di un nuovo tracciato per il torrente Comasinella. L’investimento è di oltre 1 milione e 100 mila euro. Lavori significativi per la sicurezza cittadina, considerate le annose criticità legate agli allagamenti che possono verificarsi lungo via Friuli. Il riferimento è in particolare al tratto dove il torrente Comasinella è stato intubato, con l’eventualità di esondazioni che si propagano fino al sottopasso ferroviario della linea Saronno-Seregno, alla carreggiata stradale e ad alcune proprietà private situate lungo la Nazionale dei Giovi. Il progetto ha previsto un mix di interventi, tra cui l’aumento delle dimensioni delle condotte, e permetterà anche di sfruttare appieno la vasca volano a cielo aperto in prossimità dell’incrocio tra via Friuli e via Veneto.
Finanziato dal Pnrr, il progetto di BrianzAcque ha riguardato lavori strategici per la riduzione delle perdite idriche. Le vecchie condutture, infatti, soggette a perdite e non più idonee a garantire un servizio efficiente, dovevano essere sostituite con tubazioni di nuova generazione. Intervento effettuato, con un investimento è pari a circa 400 mila euro. In totale, si tratta della ricostruzione di mezzo chilometro di acquedotto. Un’operazione che, si stima, consentirà di evitare la dispersione di 13,55 di metri cubi di acqua al giorno paria quasi 5 mila metri cubi all’anno. L’ammodernamento e la digitalizzazione degli acquedotti, premiato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza nella missione “Rivoluzione verde e transizione ecologica” oltre ad una significativa riduzione delle perdite e ad un minor spreco idrico porterà al risultato concreto di poter contare su una maggior disponibilità di acqua per i cittadini anche in caso di periodi di siccità.