L’Istat rivede leggermente al ribasso le stime dell’inflazione ad agosto. Il tasso ufficialmente si attesta al 5,4%, con un aumento del +0,3% su base mensile. Con l’inflazione a questi livelli le ricadute per ogni famiglia, in termini annui, sono pari ad un aggravio di 1.609,20 euro.
Aumenti in ogni caso drammatici, che si aggiungono ai molti subiti dalle famiglie da oltre un anno a questa parte. Inoltre, come rilevato dagli studi dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, in autunno, la situazione è destinata a peggiorare, soprattutto sul fronte energetico. La stangata autunnale ammonterà, infatti, a 2.924,70 euro, prendendo in esame le spese per il caro scuola/caro libri, per le bollette, per le visite mediche, per la Tari e il risaldamento.
Rincari insostenibili per molte famiglie, non solo per chi non ha lavoro, ma anche per chi un lavoro ce l’ha, ma non riesce comunque a far fronte al caro vita, alle spese ordinarie, tra crescita dei prezzi e dei tassi di mutui e prestiti.