MONZA – Il Questore della provincia di Monza e della Brianza, Marco Odorisio, nell’ambito delle attività finalizzate alla prevenzione dei reati e delle condotte socialmente pericolose sul territorio brianzolo, nell’ultimo mese ha adottato specifiche misure di prevenzione a seguito delle istruttorie svolte dalla Divisione Anticrimine della Questura, disponendo l’applicazione di 12 Ammonimenti, 27 Avvisi Orali, 15 Fogli di via Obbligatori e 2 proposte di Sorveglianza Speciale.
In particolare, nell’ambito del contrasto alla violenza di genere, sono stati firmati n. 9 Ammonimenti per violenza domestica e n. 3 per atti persecutori, nei confronti di altrettanti uomini che si sono resi protagonisti di condotte violente e ossessive verso donne della propria cerchia familiare, affettiva o amicale. Tra questi si è evidenziato un italiano di 55 anni residente a Monza bloccato dalle Volanti della Questura chiamate per le urla udite dai vicini di casa; una volta sul posto gli operanti hanno appurato che l’uomo per futili motivi aveva colpito la compagna con calci e schiaffi al volto, aggredendo anche i due figli, uno dei quali minorenne, che erano intervenuti in soccorso della donna. Altro episodio di violenza inframuraria è stato quello di un italiano di 52 anni, segnalato dai Carabinieri della Compagnia di Desio, residente in un comune dell’hinterland a nord di Monza, che più volte si è reso protagonista di atti violenti nei confronti della moglie, tanto da richiedere ripetuti interventi dei militari che hanno constatato come l’avesse in più occasioni colpita lanciandole contro suppellettili dell’abitazione, motivo per il quale era stata costretta a ricorrere alle cure del Pronto Soccorso. Tutti i soggetti ammoniti dal Questore sono stati formalmente invitati a rivolgersi ai professionisti del Centro Italiano per la Mediazione (CIPM) attivato dalla Questura nell’ambito del “protocollo Zeus”, al fine di intraprendere un percorso che li porti a comprendere il disvalore delle condotte agite.
Tra i 27 Fogli di Via obbligatori emessi da inizio di agosto 2023 dagli Uffici della Polizia di Stato di Via Montevecchia, dovrà restare tre anni lontano da Carate Brianza un italiano, già oggetto nel passato di Ammonimento del Questore di Milano per gli atti persecutori nei confronti di una precedente compagna, raggiunto dal provvedimento del Questore di Monza di ingresso a Carate poiché, non accettando la fine della relazione con l’attuale compagna, ha continuato a chiamarla insistentemente minacciandola di recarsi sotto casa. Il provvedimento è stato emesso d’urgenza a fine agosto, nell’immediatezza di un intervento dei Carabinieri chiamati dalla ragazza che, dopo essere stata rintracciata dall’ex compagno presso una nota catena di ristoranti della zona, è stata da lui colpita al volto con un pugno, circostanza che ha reso concreto ed attuale il pericolo di escalation negativa della vicenda e necessario, altre che la denuncia all’Autorità Giudiziaria, l’intervento tempestivo dell’Autorità provinciale di Pubblica Sicurezza.
È stato destinatario di un Avviso Orale un pluripregiudicato di origine brindisine da tempo residente a Monza, bloccato dalle Volanti della Questura dopo aver rubato un monopattino nel centro cittadino, e poi riconosciuto quale autore di un furto commesso a metà agosto all’interno dell’esercizio commerciale “Tigotà” di Monza.
L’uomo, contravvenendo alle prescrizioni di comportarsi secondo la legge, ai primi di settembre si è poi reso protagonista di furto all’interno di uno stand della Fan zone del Gran Premio di Formula Uno 2023, allorquando, approfittando della calca, ha sottratto portafogli e telefoni cellulari delle addette allo stand, venendo però prontamente bloccato dagli Agenti della Questura in servizio di vigilanza che hanno restituito il maltolto alle vittime. Il pregiudicato è stato quindi destinatario di un Foglio di Via Obbligatorio: per un anno non potrà far rientro alla zona dell’Autodromo ed al comune di Biassono.
Una proposta di Sorveglianza Speciale è stata avanzata al Tribunale Sezione Autonoma Misure di Prevenzione di Milano nei confronti di un italiano dimorante in un comune alle porte di Monza che ha evidenziato una “pericolosità qualificata” a seguito di reiterati episodi di maltrattamenti, minacce e revenge porn nei confronti delle donne con le quali nel tempo ha instaurato rapporti sentimentali. In particolare, l’uomo si è reso recentemente protagonista di odiose condotte delittuose nei confronti della ex moglie, prima, e della ex compagna poi, trattenendole contro la propria volontà in casa, costringendole ad atti sessuali, inizialmente consenzienti, ma poi estorti con la forza e con l’uso di droghe, minacciandole di divulgare filmati dei rapporti sessuali nel caso in cui non fosse stato assecondato; con l’aggravante di aver commesso parte di questi reati mentre era in casa e stava scontando gli arresti domiciliari per delitti dello stesso genere. In caso di accoglimento della proposta avanzata dal Questore da parte dei Giudici milanesi, l’uomo, attualmente in carcere in forza di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Monza a seguito di indagini e richiesta della locale Squadra Mobile per i recenti fatti in danno della ex compagna, potrebbe ricevere tra le prescrizioni quella di soggiornare nel comune di residenza per la durata massima di tre anni, oltre al divieto di avvicinamento alle persone offese e ad una serie di altre restrizioni, quali l’obbligo di restare in casa nelle ore serali e notturne, per renderne più efficace il controllo da parte delle Forze di Polizia.
Analoga proposta di Misura di Prevenzione personale è stata avanzata nei confronti di un cittadino rumeno di origine Sinti da tempo stabilitosi in provincia di Monza e della Brianza che si è reso protagonista di reati contro il patrimonio, in particolare truffe nell’ambito della commercializzazione di autoveicoli. Lo stesso, pur senza aver mai conseguito la patente di guida e benché sia in sostanza sconosciuto al Fisco, risulta aver acquistato negli anni tramite una società a lui riferibile oltre 1.200 veicoli, la maggior parte dei quali a lui intestati ma di fatto in uso ad altri soggetti, avendo realizzato un indebito guadagno di quasi 750.000,00 € (tra importi non corrisposti al Fisco e mancati pagamenti tassa di circolazione). Inoltre, a partire dal 2011, si è altresì reso responsabile di una serie di reiterate infrazioni al codice della strada per guida senza patente (almeno 20 quelle accertate) che sono quasi sempre state seguite dal tentativo di eludere il controllo delle Forze dell’Ordine con conseguenti fughe ad alta velocità nei centri cittadini, mettendo seriamente in pericolo la sicurezza stradale e l’incolumità degli utenti, e che, almeno in due casi, sono terminate con la perdita di controllo del veicolo e con altrettanto gravi sinistri stradali.