BERGAMO – Sopralluogo al cantiere dell’Accademia Carrara di Bergamo per l’assessore regionale alla Cultura Francesca Caruso, che ha voluto verificare l’avanzamento dei lavori di ampliamento e valorizzazione degli spazi esterni della pinacoteca. Presente anche il sindaco Giorgio Gori.
“Regione Lombardia – ha dichiarato Caruso – crede fortemente in questo progetto. Stiamo lavorando insieme al Comune di Bergamo per predisporre un Accordo Locale Semplificato che prevede uno stanziamento iniziale da parte della Regione di 1,2 milioni di euro nel 2023 più ulteriori 400.000 euro nel 2024, previsti già nel Piano Lombardia, a completamento dell’intera opera”.
Il progetto consiste nell’integrazione del camminamento esterno dell’Accademia Carrara, nell’abbattimento delle barriere architettoniche, nel recupero di un rudere esistente e nella sistemazione dei giardini.
“Gli uffici tecnici di Regione Lombardia e Comune di Bergamo – ha aggiunto – coopereranno per giungere alla sottoscrizione dell’accordo entro la fine di quest’anno. L’intervento si configura nell’ampio progetto di sviluppo di Bergamo Capitale della Cultura dove la Regione ha mostrato una piena e fattiva collaborazione”.
“All’interno dell’accordo – ha concluso l’assessore – sarà importante promuovere azioni di valorizzazione in tutta la Lombardia delle opere dell’Accademia, rivolgendo particolare attenzione a quelle meno conosciute. Gli investimenti della Regione sono finalizzati alla divulgazione della cultura come motore di sviluppo e partecipazione dei territori, anche quelli più periferici”.
L’Accademia Carrara è stata fondata nel 1796 da Giacomo Carrara ed è considerata il museo del collezionismo italiano. Il percorso espositivo, rinnovato e rivisitato, presenta oltre 300 opere, con capolavori di Raffaello, Botticelli, Tiziano, Giovanni Bellini e altri maestri della pittura italiana. Il patrimonio museale conta in totale circa 1800 dipinti, più di 3000 disegni e oltre 8000 stampe. Ma anche sculture, mobili, oggetti di arti minori, una biblioteca storica con volumi già appartenuti a Giacomo Carrara e materiali legati all’Accademia di Belle Arti. La visita si snoda lungo un arco cronologico di cinque secoli, dall’inizio del Quattrocento alla fine dell’Ottocento.