SEREGNO – Il sindaco Alberto Rossi ama ripetere che “Seregno guarda avanti”. E, con la ex clinica Santa Maria, lo fa davvero in modo davvero veloce e concreto: sul sito Internet del Comune sono pubblicati gli estremi del bando per la concessione di spazi. Sono quelli destinati alla realizzazione di un centro di formazione. La procedura, tuttavia, sarà condotta da Arexpo, partner individuato dall’amministrazione per la riqualificazione dell’area, con documentazione già a tutt’oggi reperibile sulla piattaforma Sintel e con scadenza per la presentazione dell’offerta fissata per il 6 novembre.
Non si perde tempo, dunque, per la rinascita di quella che era una delle aree più degradate della città. Un luogo ricco di storia, visto che la clinica Santa Maria è stata a lungo punto di riferimento per la sanità brianzola, ma anche diventato problema di difficile soluzione: una volta chiusi i battenti, l’edificio è diventato luogo di degrado. Lo aveva rilevato l’Inps per farne un centro direzionale nel nord Milano, ma il progetto non era mai decollato. E, di fatto, l’edificio lentamente ha iniziato a perdere pezzi. Nel vero senso della parola: la caduta di calcinacci in strada era frequente, il Comune con ordinanza aveva imposto alla proprietà un intervento di manutenzione.
La situazione, però, era stata colta al balzo dal sindaco Alberto Rossi per proporre all’Inps di cedere tutta l’ara al Comune, con perizia effettuata dall’Agenzia delle Entrate, con lo scopo di demolirla. Mentre in via Settembrini c’erano mezzi al lavoro e macerie, il primo cittadino ha poi indicato come intendeva utilizzare quell’area.
Due attività in particolare. La prima è quella più strettamente formativa, con il primo pensiero che è andato all’Its, il corso di specializzazione post diploma aperto con la Fondazione Rizzoli e ospitato provvisoriamente ai Vignoli, ma che potrà essere ulteriormente arricchito dal bando appena pubblicato. La seconda attività che si svolgerà negli spazi della ex clinica Santa Maria, invece, è quella delle start up, quella dell’incubatore di idee, dell’acceleratore di idee, di innovazione. “Non sorgerà tutto nel giro di poco tempo – ha affermato Rossi -, questo è sicuro, ma la strada è tracciata. Da contratto, comunque, tutto dev’essere concluso nel giro di 3 anni. Anche questa, per un ente pubblico, è una bella sfida e un segno di capacità”.
Proprio Rossi il giorno in cui si è iniziato ad abbattere la ex clinica, ha spiegato qual era il “miracolo” che sarebbe da lì a poco avvenuto a Seregno, davvero impensabile fino a pochi anni fa: “Finora per la formazione e per il lavoro tutti abbiamo avuto Milano come punto di riferimento. Ora il viaggio avverrà in senso contrario. Seregno non solo guarda avanti, ma sarà anche sempre più attrattiva. Qui si verrà per studiare e per collocarsi sul mercato del lavoro, qui troveranno spazio tutte quelle imprese, quelle start-up, che cercano terreno fertile per svilupparsi”.
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