MONZA – Partiranno questa settimana le opere di restauro, risanamento conservativo e messa in sicurezza delle facciate del palazzo comunale, dopo il via libera da parte della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio.
Dopo circa due anni di transennamenti, installati per evitare la caduta accidentale di frammenti di “ceppo” presenti sulle facciate, il palazzo sarà nuovamente libero – finalmente – grazie all’intervento conservativo che partirà nei prossimi giorni.
Per molti componenti dei fronti dell’edificio comunale, i cui lavori di realizzazione sono terminati nel 1935, è stato utilizzato il ceppo, una roccia arenacea che, con il passare dei decenni, ha subito fenomeni di erosione superficiale ed è ora soggetta al distacco di granuli.
Gli interventi di consolidamento saranno realizzati mediante l’utilizzo di una piattaforma aerea all’interno di un’area di cantiere transennata e consisteranno nel controllo e nella messa in sicurezza di tutto il rivestimento in pietra di ceppo presente sulle facciate al fine di garantire la sicurezza nelle aree perimetrali del palazzo.
Il lavoro sarà diviso in fasi successive, corrispondenti alle quattro facciate comunali, a partire dal fronte su piazza Carducci, per una durata complessiva di circa 150 giorni lavorativi.
A realizzarlo sarà la stessa impresa e i restauratori che si sono occupati dei lavori alla facciata del Duomo di Monza nel 2018. L’opera avrà un costo complessivo di circa 232mila euro e sarà finanziata da un operatore privato, in attuazione di una convenzione sottoscritta con il Comune.
“Il palazzo – osserva l’assessore ai Lavori pubblici, Marco Lamperti – è un edificio dal grande valore storico, e insieme a piazza Trento e Trieste è uno dei simboli della città. Questi lavori, perciò, sono di grande importanza per conservare il nostro patrimonio architettonico e anche per garantire la massima sicurezza di chi, ogni giorno, frequenta le aree limitrofe al palazzo comunale”.