SEREGNO – Una coppia di anziani che non si è lasciata ingannare, un consigliere comunale di minoranza che ha avvisato le forze dell’ordine di quanto stava accadendo e gli agenti della Polizia locale che si sono presentati in borghese sul posto: un falso operatore di Gelsia è stato denunciato martedì per sostituzione di persona.
Il grande merito va agli anziani che, il giorno precedente, avevano ricevuto una telefonata da parte di un uomo che si era qualificato come operatore di Gelsia: alla coppia aveva spiegato che aveva la necessità di recarsi da loro martedì per eseguire dei controlli. I due, però, hanno iniziato ad avere timori e sospetti. Nel mese di luglio, del resto, erano già state vittime di una importante truffa. A loro spese, purtroppo, hanno imparato che bisogna diffidare quando gli sconosciuti cercano di entrare in casa con ogni scusa. A quel punto, per stare un po’ più tranquilli, hanno telefonato al figlio spiegandogli quanto era appena accaduto. Meglio un parere in più piuttosto che compiere una scelta azzardata. Il figlio, a sua volta, cercando di tranquillizzarli ha detto che si sarebbe informato. Quando ha messo giù il telefono, non ha avuto dubbi: si è rivolto all’amico Edoardo Trezzi, consigliere comunale della Lega, per avere informazioni: “Visto che sei in Comune, sai dirmi se i tecnici di Gelsia sono in giro in questi giorni per controlli? I miei genitori hanno ricevuto la telefonata da un operatore”.
Trezzi, però, si è subito allarmato e ha pensato a una truffa. “Non c’è bisogno di essere consiglieri comunali – spiega – per sapere che Gelsia non si muove assolutamente in questo modo. Da parte mia non posso che complimentarmi con i due anziani che hanno preferito telefonare al figlio, ma anche con lui che ha voluto approfondire la questione. Io ho fatto solo la mia parte, che credo avrebbe fatto chiunque: ho telefonato al comandante della Polizia locale per avvisarlo di quanto era accaduto. Subito dopo ho fatto lo stesso con i Carabinieri. Ho poi messo in contatto il comandante della Polizia locale con il figlio dei due anziani, affinché potessero concordare come agire nei confronti del malintenzionato”.
La scelta è stata facile: il comandante ai due anziani di non fare nulla di particolare. Dovevano soltanto rispondere al citofono e sincerarsi che fosse il falso operatore di Gelsia. Al resto ci hanno pensato gli agenti: presenti in borghese nelle immediate vicinanze, lo hanno immediatamente bloccato. Non aveva possibilità di scappare: nei paraggi erano presenti altre pattuglie pronte a intervenire.
Da accertamenti si è poi scoperto che lavorava per conto di un’azienda con sede in Toscana che vendeva contratti energetici. Per la Polizia locale si tratta di “pratica commerciale scorretta e truffaldina”. L’uomo che si era qualificato come operatore di Gelsia è stato pertanto denunciato con l’accusa di sostituzione di persona. Non la passerà liscia, però, neanche l’azienda toscana per cui lavora: la Polizia locale l’ha segnalata all’Agcm (Autorità garante della concorrenza e del mercato). Per azioni di questo tipo le conseguenze possono essere decisamente pesanti: sono previste sanzioni da un minimo di 5mila euro fino a un massimo di 500mila euro. Soddisfatto Trezzi: “Queste sono le segnalazioni importanti e il modo giusto di intervenire. Una telefonata risolve tanti problemi. Se i due anziani si fossero rivolti al portale delle segnalazioni del Comune, per far presente la presenza di malintenzionati sul territorio, probabilmente la risposta sarebbe arrivata in trenta giorni”.
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