CERIANO LAGHETTO – Il Tribunale di Monza ha dato ragione ad alcuni lavoratori della Gianetti Ruote che si erano visti licenziati in occasione della chiusura del sito di Ceriano Laghetto avvenuta nel settembre del 2021.Con due sentenze disgiunte il Tribunale ha dichiarato illegittimi quei licenziamenti e ha disposto per alcuni di loro la reintegra nel sito di Carpenedolo (Brescia) e per altri il risarcimento pari a quindici mensilità.
Roberto Scisca, avvocato della Fiom Cgil Brianza che ha assistito i lavoratori, esprime grande soddisfazione per l’esito della vertenza: “Il Tribunale ha riconosciuto le nostre ragioni ripagando i lavoratori della Gianetti da una pesante ingiustizia”.
“Questa era una sentenza che noi stavamo aspettando con particolare interesse – sostiene Stefano Bucchioni della Fiom Cgil Brianza – perché dopo le sentenze che hanno confermato la condotta antisindacale da parte della Gianetti Fad Wheels sulla procedura di licenziamento e la chiusura del sito di Ceriano Laghetto, da ultimo quella della Corte di Appello di Milano, oggi arriva finalmente l’esito alle prime cause individuali dei lavoratori licenziati. La sentenza da ragione ai lavoratori e condanna la Gianetti al risarcimento dei lavoratori”.
Soddisfazione la esprime anche Pietro Occhiuto, Segretario generale della Fiom Cgil Brianza, che dichiara: “Con questa sentenza si sancisce quanto noi abbiamo sin da subito sostenuto, la Gianetti non doveva chiudere e i lavoratori non dovevano essere licenziati. È una vicenda quella della Gianetti che richiama il tema delle politiche industriali del Paese e della tenuta occupazionale. Il tessuto industriale del territorio non può essere deturpato dalle scorribande di Fondi di investimento e speculatori che si vogliono mostrare imprenditori”.
Anche per il Segretario Generale della Cgil Monza e Brianza Walter Palvarini quella del Tribunale di Monza è una sentenza importante ed afferma anche: “E’ una sentenza che riconosce le ragioni dei lavoratori e del sindacato. Ricordiamo bene le settimane di presidio fuori dai cancelli e le manifestazioni sotto la Provincia e la chiusura totale dell’azienda all’individuazione di qualsiasi soluzione alternativa alla cessazione dell’attività ed al conseguente licenziamento di 152 persone. Con tutte le sentenze che i vari Tribunali hanno emesso si rende un poco di giustizia ai lavoratori ed al sindacato che è stato con loro a lottare”.
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Settembre 16, 2024