Il ribasso dei prezzi dei carburanti sulla rete italiana è una buona notizia per i consumatori italiani, ma siamo convinti che la discesa dei listini sia dovuta non solo alle misure del Governo, ma anche alle logiche speculative dei mercati internazionali, che in questo momento sono ribassiste. Lo afferma Assoutenti, commentando i dati forniti oggi dal Mimit.
“Il tema centrale è riuscire a condizionare il prezzo della benzina il più possibile al costo di produzione, affinché non vi siano anomalie e discrepanze eccessive – spiega il presidente Furio Truzzi – Per fare questo è necessaria una rivoluzione copernicana a partire dalla nostra ex azienda di Stato Eni, allo scopo di giocare un ruolo inedito sui mercati internazionali privilegiando l’interesse nazionale dell’Italia, e quindi i consumatori e le imprese del nostro Paese. Le società leader in Italia nel settore dei carburanti potrebbero fare da apripista abbandonando la logica finanziaria e speculativa del Platts, costruendo il prezzo dei carburanti su parametri oggettivi e non speculativi, anche perché le oscillazioni del costo del petrolio in questi ultimi 11 mesi hanno influito in modo marginale sul prezzo della benzina alla pompa” – conclude Truzzi.