CANTU’ – Una tazzina di caffè buona per il palato, ma soprattutto per il cuore. Normale, corretto, decaffeinato: non c’è nessuna differenza. Il caffè dei pescatori di Cantù aiuta ad abbattere le barriere architettoniche.
Grande commozione nei giorni scorsi in occasione della cerimonia di consegna di un assegno di 500 euro da parte dei vertici dell’associazione sportiva Spsd Triangolo 88 di Cantù all’associazione monzese Peba. Fondi raccolti in occasione della Sagra del Pesce di agosto quando il sodalizio, da sempre vicino al mondo del volontariato, ha deciso di destinare l’incasso del caffè all’associazione monzese impegnata in progetti di abbattimento delle barriere architettoniche.
Il ricavato era inferiore rispetto all’assegno. “Ma quest’anno la manifestazione ha riscosso un grande successo – spiega Giancarlo Lorezon del Triangolo 88 di Cantù – Abbiamo perciò deciso di dare una mano ulteriore a questa associazione. Per noi è importante fare del bene, aiutare chi si trova in una condizione di difficoltà”.
Un connubio nato per caso quello tra il Triangolo 88 Cantù e Peba: un progetto nel quale i pescatori canturini hanno creduto e con piacere sostenuto. “Il nostro è un semplice regalo”, ribadisce Giancarlo.
Un regalo che sarà usato dall’associazione presieduta da Andrea Ferretti per ultimare i lavori di sistemazione dell’ascensore della scuola Bellisario di Inzago.