La frenata dei prezzi dei beni alimentari salva la spesa degli italiani che destinano alle tavole del Natale oltre 5 miliardi di euro. E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare gli effetti del rallentamento della dinamica dei prezzi alimentari che aumentano a novembre del 5,8% secondo i dati Istat sull’inflazione.
Si tratta degli effetti della decelerazione dei prezzi degli alimentari lavorati (+5,8%) alla quale si contrappone pero’ – sottolinea la Coldiretti – l’accelerazione degli alimentari non lavorati (+5,6%) su cui incide principalmente la spinta all’aumento dei prezzi dei vegetali del +7,6% e della frutta con +10,4% al consumo mentre i produttori agricoli non coprono i costi di produzione.
In Italia la tavola è una componente importante della spesa familiare della quale assorbe in media circa il 18% delle risorse con un valore medio mensile per famiglia di 482 euro al mese, secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat. In altre parole, meno di un euro su cinque viene speso per mangiare con un deciso aumento nel tempo però dell’incidenza di altre voci di spesa come abitazione, abbigliamento, trasporti e comunicazioni.
L’inversione di tendenza è dunque importante per sostenere le famiglie, l’economia e l’occupazione dopo che l’elevata inflazione dei mesi scorsi – conclude la Coldiretti – ha portato al contenimento dei consumi alimentari degli italiani che hanno speso di più per mangiare di meno.