L’Italia continua a essere (con il 91,7%) la destinazione preferita per gli oltre 19 milioni di italiani che hanno deciso di mettersi in viaggio in occasione delle festività natalizie, mentre che andrà all’estero andrà soprattutto nelle grandi capitali europee. Aumenta la percentuale di quanti intendono prolungare la vacanza fino a Capodanno (17,5%), privilegiando nell’ordine località di montagna, città d’arte, mare e i luoghi abituali non tanto distanti dalla propria regione. Si spenderà di più, ma a causa delle difficoltà legate all’aumento del costo della vita in realtà si tende a ridurre drasticamente le spese di alloggio, cibi e divertimenti. In questo quadro, il giro di affari globale previsto in occasione delle feste di fine 2023 raggiungerà comunque la cifra di quasi 15 miliardi. È questa la fotografia del movimento turistico degli italiani in occasione delle festività di Natale e fine d’anno secondo l’indagine previsionale realizzata da ACS Marketing Solutions per Federalberghi.
“Lo scenario che ci mette di fronte la nostra indagine è quello di una ripresa, questo sì, ma dura. Perché non credo si possa sottovalutare il fatto che, tra coloro che hanno deciso di non partire, un buon 49,5% si è trovato di fronte ad una scelta obbligata per motivi economici”. Così il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, per il quale “i nostri concittadini sembrano sempre più orientati a dare maggior corpo alla durata della propria vacanza. Questo è senza dubbio un dato che colpisce positivamente, perché restituisce in effetti la sensazione di tornare ad una sorta di normalità che si era persa negli anni terribili della pandemia”.
“Più nello specifico – conclude il presidente di Federalberghi – guardando al periodo di Capodanno a mio avviso assistiamo ad un fenomeno nuovo sui cui varrà la pena soffermarsi: lo smartworking diventa strumento strategico per prolungare la vacanza. Una valutazione che viene spontanea a giudicare da quel 21% di viaggiatori che, secondo la nostra indagine, rivela di aver fatto la scelta di gratificarsi con il viaggio senza trascurare il lavoro”.
Saranno 13 milioni 253 mila gli italiani che si muoveranno per le vacanze di Natale.
Il 95% degli italiani resterà in Italia contro un 5% che sceglierà l’estero. Tra chi rimarrà nel Belpaese, il 55,2% non uscirà dalla propria regione. La classifica delle destinazioni italiane preferite vede in testa la montagna (30,2%), seguita dalle città diverse da quella di residenza (23,4%), dalle località d’arte (19,9%) e dalle località balneari (17,4%).
Per la scelta dell’alloggio, resta in pole position la casa di parenti/amici (44,6%), mentre il 22,1% opterà per il comfort della struttura alberghiera.
A Natale gli italiani in vacanza dormiranno in media 7,3 notti fuori casa.
Nel periodo del soggiorno dedicato alla vacanza natalizia, si effettuerà una spesa media pro capite di 871 euro (816 euro per chi rimarrà in Italia e 2.397 euro per chi andrà all’estero). La gran parte della spesa dei viaggiatori sarà destinata al viaggio (32,1%) e ai pasti (26,3%). Le spese di alloggio assorbiranno il 13,3% del budget e lo shopping il 14,9% del budget.
Il giro di affari previsto sarà di 11 miliardi e 543 milioni di euro, con un incremento del 14% rispetto al Natale 2022. Questo risultato sarebbe potuto essere ancora maggiore se non fosse stato per l’aumento dei prezzi che sta caratterizzando questo periodo. Infatti, il 42,5% dei vacanzieri ha deciso di ridurre la spesa per questa vacanza proprio a causa dell’inflazione.
La motivazione principale per la vacanza natalizia sarà la possibilità di raggiungere la propria famiglia (58,8%); il riposo ed il relax (55%); il divertimento (24%) e l’abitudine (20,8%).
In occasione di questo Natale si è riscontrato un comportamento molto determinato sulle prenotazioni che sono state effettuate con largo anticipo: solo il 12,1% ha prenotato meno di un mese prima della partenza.
Il 52,4% dei vacanzieri utilizzerà la propria macchina per recarsi presso il luogo della vacanza. Il 29,5% viaggerà in aereo e il 9,1% in treno. La comodità ha prevalso nella scelta del mezzo (42%).
Durante le festività, le attività dei viaggatori consisteranno in passeggiate (57,4%); escursioni e gite (18,4%), eventi tradizionali e folkloristici (14,3%) ed eventi enogastronomici (13%).