ROMA – La Direzione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per il Lazio e l’Abruzzo e il Comando Regionale Lazio della Guardia di Finanza hanno sequestrato, nei primi undici mesi dell’anno, oltre 1 milione e mezzo di euro di valuta negli scali aeroportuali di Roma e presso il porto di Civitavecchia, con l’accertamento di oltre 1100 violazioni in materia di movimentazione transfrontaliera di denaro contante, per un totale di oltre 17 milioni di euro rinvenuti, risultato pari al doppio rispetto all’analogo periodo della decorsa annualità.
Tra i metodi di occultamento della valuta, si segnala quello scoperto durante un recente sequestro effettuato all’aeroporto di Fiumicino dove, fra le pieghe di due coperte di pile, sigillate in buste sottovuoto, un passeggero aveva nascosto banconote per oltre 200mila euro.
Nello specifico, presso lo scalo aeroportuale internazionale di Fiumicino “Leonardo da Vinci”, sono stati eseguiti 918 interventi, che hanno permesso di riscontrare 916 violazioni, intercettare oltre 12,3 milioni di euro e sequestrare somme di denaro per circa 670mila euro.
Presso il porto di Civitavecchia sono stati eseguiti 6 interventi che hanno permesso di riscontrare altrettante violazioni, intercettare oltre 1,4 milioni di euro e sequestrare somme di denaro per circa 700mila euro.
I citati dati di consuntivo integrano quelli già diffusi nel mese di novembre u.s., con riferimento allo scalo aeroportuale internazionale “G.B. Pastine” di Ciampino dove, nei primi undici mesi dell’anno, a conclusione di 243 controlli sono state riscontrate pari violazioni, individuate movimentazioni di denaro contante per oltre 3,4 milioni di euro e sequestrate somme di denaro per oltre 140mila euro.
Il risultato è frutto del protocollo di intesa sottoscritto, a livello nazionale, fra l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e la Guardia di Finanza, finalizzato a migliorare il coordinamento delle attività nel territorio di competenza. In particolare, attraverso il progetto pilota per sperimentare l’attuazione coordinata del protocollo sono state avviate delle operazioni di controllo effettuate congiuntamente, fra cui il controllo della valuta nei punti d’imbarco e sbarco dei passeggeri diretti e provenienti dall’estero.
Gli Uffici della Direzione dell’Agenzia per il Lazio e l’Abruzzo, dopo aver monitorato l’andamento dei controlli previsti, ha riscontrato un miglioramento dei risultati rispetto agli anni precedenti pari al 50% in più dei controlli che si stimava sarebbero stati effettuati nel periodo di riferimento. La collaborazione nel Lazio fra l’Agenzia e la Guardia di Finanza ha consentito di stabilire una “best-practice” procedurale migliorando sia la quantità che la qualità dei controlli predisposti. Visti i risultati raggiunti si prevede che questo sarà soltanto il primo di una serie di progetti che verranno predisposti finalizzati ad un sempre maggior numero di attività congiunte fra l’Agenzia e la Guardia di Finanza riuscendo, in questo modo, ad attuare il protocollo d’intesa nei tempi e nei modi previsti.
“L’accordo si inserisce nel quadro di rinnovamento dell’amministrazione che questo governo ha posto come proprio obiettivo strategico e costituisce un importante punto di riferimento da cui partire” ha dichiarato il Direttore Territoriale ADM del Lazio e dell’Abruzzo Davide Miggiano la cui visione gestionale è sempre più incentrata ad una stretta collaborazione con la Guardia di Finanza. “Il protocollo si sta rivelando sempre più come uno strumento fondamentale che ci permette di incrementare il presidio ed i controlli a tutela del cittadino e dei contribuenti.”
“Il lusinghiero risultato conseguito – afferma il Generale Pomponi, Comandante Regionale Lazio della Guardia di Finanza – è l’ulteriore frutto della continua e proficua sinergia tra il Corpo della Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli che, nello specifico, ha permesso di conseguire gli ottimi esiti, con un trend in crescita rispetto all’anno precedente, con una maggiore presenza inter-istituzionale presso le strutture portuali e aeroportuali, a tutela della legalità e a contrasto delle più innovative e abili tecniche utilizzate per l’occultamento della valuta.”