MONZA – Realizzare residenze e alloggi universitari per studenti fuori sede valorizzando l’area demaniale dell’ex Caserma IV Novembre di Monza: è quanto prevede lo schema di protocollo d’intesa tra Regione Lombardia, Università degli Studi di Milano-Bicocca, Comune di Monza e Agenzia del Demanio approvato dalla Giunta regionale su proposta del presidente Attilio Fontana di concerto con gli assessori Alessandro Fermi (Università, Ricerca, Innovazione) e Paolo Franco (Casa e Housing sociale).
“Rispondere ai bisogni degli studenti, rigenerando un’area dismessa senza consumare ulteriore suolo – ha affermato il presidente Fontana – sono i risultati attesi di questo accordo”.
“Un’ottima notizia – ha dichiarato Fermi – per gli studenti fuori sede. L’approvazione di questo schema di protocollo avvia l’iter di un’opera importante e attesa. I nuovi alloggi saranno destinati a ragazzi iscritti alle Università statali che si trovano nel territorio comunale di Milano. Penso in primo luogo all’Università Bicocca, che proprio a Monza ha un distaccamento della facoltà di Medicina all’ospedale San Gerardo. Ma il progetto di rigenerazione urbana sarà complessivo, donando agli studenti anche nuovi servizi e restituendo alla città un’area importante”.
L’intervento sarà in inserito in una più complessa progettualità di rigenerazione urbana che prevede la realizzazione di servizi complementari per gli studenti. Non solo alloggi, quindi: anche servizi e un’attenzione ai parcheggi di interscambio nell’area.
Esprime soddisfazione l’assessore Franco, “In particolare per la sinergia tra gli enti, così come avevamo chiesto con la Missione Lombardia”. “L’ex Caserma IV Novembre di Monza – ha proseguito l’assessore Franco – lascerà il posto a un intervento improntato a elevati standard in termini di qualità e di sostenibilità nonché a criteri di intervento innovativo e a emissioni zero. Le residenze per gli universitari fuori sede avranno canoni calmierati rispetto al mercato libero e daranno un impulso socio-economico a tutto il quartiere”.
Per la realizzazione dell’opera si mira a intercettare risorse, oltre a quelle regionali, europee, statali oppure provenienti da investitori privati che avanzino proposte idonee a permettere alla comunità locale di catalizzare il cambiamento verso uno sviluppo urbano resiliente, sostenibile e a emissioni zero.
Con la sottoscrizione del protocollo verranno costituiti un tavolo tecnico e una cabina di regia composta dai rappresentanti delle amministrazioni.