MONZA – Il Palazzo dell’Arengario avrà un ascensore interno per permettere anche a chi ha difficoltà motorie di raggiungere il primo piano della struttura, che potrà così riaprire al pubblico per mostre ed eventi. Lo ha stabilito la Giunta Comunale nell’ottica di riapertura degli spazi espositivi in virtù dell’abbattimento delle barriere architettoniche, che impiegherà per i lavori un totale di 500.000 euro da risorse di bilancio proprie già stanziate.
Gli interventi sull’edificio, la cui edificazione risale alla fine del tredicesimo secolo, consisteranno in opere di adeguamento della fondazione e consolidamento strutturale; di demolizione di una porzione di solaio per l’innesto del vano ascensore e infine di fornitura di nuovi serramenti in vetro, vano ascensore e ascensore in vetro di collegamento tra il piano terra e il piano primo.
In vista della esecuzione di questi interventi sono state svolte dal Comune indagini dettagliate per individuare le proprietà costruttive degli elementi che compongono l’Arengario, ed in particolare gli aspetti legati alle caratteristiche statiche e strutturali e di resistenza delle partizioni. Nello specifico, è stato effettuato il rilievo geometrico, materico e di degrado del palazzo; sono state determinate le caratteristiche fisiche delle strutture ed è stato eseguito un lavoro di sorveglianza archeologica. La consegna, verifica e approvazione del Progetto di Fattibilità Tecnico Economica, primo passo per l’affidamento dell’opera e inizio dell’intervento, è prevista entro la fine di aprile 2024 e conterrà anche i risultati di queste rilevazioni. La fine dei lavori è invece prevista per l’estate del 2025.
Poiché il Palazzo dell’Arengario è un bene storico soggetto a vincolo, l‘avallo della soluzione progettuale e tutte le fasi di realizzazione dovranno essere seguite ed approvate dalla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio di Milano.
“Questo intervento – sottolinea l’assessore ai Lavori pubblici, Marco Lamperti – permetterà di restituire alla cittadinanza gli spazi di uno dei luoghi storici di Monza, già a lungo utilizzato per eventi e mostre, consentendo a tutti di accedervi, senza più criticità legate alla presenza di barriere architettoniche. La Città è di tutti e deve essere accessibile a tutti”.