MILANO – Nessuno stop ai progetti sui disturbi dell’alimentazione in Lombardia. Regione garantirà con risorse proprie il prosieguo delle attività sui territori.
“C’è priorità assoluta – sottolinea l’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso – verso il problema dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (DNA). Per il 2024 su questo tema sono a disposizione 6 milioni di euro, somma che confermeremo negli anni successivi. Ricordo che la Lombardia è stata la prima Regione in Italia ad aver approvato una legge regionale nel 2021 per la prevenzione e la cura dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione. Legge che stanzia annualmente un fondo pari a 1,5 milioni di euro. A questi si aggiungono 1,6 milioni del fondo nazionale DNA che devono ancora essere erogati ed infine 2,7 milioni del Fondo Sanitario Regionale che verranno dedicati all’attivazione di posti di comunità terapeutica per pazienti affetti da disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (DNA)”.
“Ad oggi, abbiamo in carico circa 1.500 giovani e 3.000 adulti e si tratta di problematiche in crescita a livello nazionale. Ribadisco – ha concluso Bertolaso – che anche dal 2025 in poi, Regione Lombardia non solo confermerà analoghe risorse, ma le implementerà”.
Sono 20 in Lombardia i centri dedicati all’assistenza dei disturbi alimentari, tra servizi ambulatoriali, di centro diurno, residenziali e di ricovero.
Dal punto di vista epidemiologico, nella popolazione di età maggiore di 18 anni è stata stimata una prevalenza dello 0,9% per l’anoressia nervosa, dell’1,5% per la bulimia nervosa e del 3,5% per il Binge Eating Disorder (BED) tra le donne (dati ATS Milano).
Nelle donne di età compresa tra i 18 e i 24 anni, la prevalenza è molto più elevata: 2,0% per l’anoressia nervosa, 4,5% per la bulimia nervosa e 6,2% per il BED e i disturbi dell’alimentazione non altrimenti specificati.
I dati della letteratura internazionale nel corso dell’ultimo decennio hanno segnalato un trend in costante incremento per tutte le forme di disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (DNA). Anoressia nervosa e bulimia nervosa esordiscono più frequentemente nella fascia di età tra i 15 e i 19 anni; tuttavia, negli ultimi anni sono aumentati i casi con esordio in età più precoce. Nel 2022, in Lombardia, sono state ricoverate circa 1.000 persone con una diagnosi di anoressia nervosa.