SEREGNO – Un accordo con il Politecnico di Milano per la redazione del nuovo Pgt (Piano di governo del territorio). Ma con una importante novità: alla prestigiosa università, riconosciuta a livello internazionale per il suo valore, non si chiede di mettere mano al solito strumento urbanistico, operazione comunque tutt’altro che semplice perché richiede di intercettare i bisogni e di indirizzarli nel giusto modo garantendo un giusto sviluppo. Il sindaco Alberto Rossi ha deciso di affidare un compito ancora superiore. Ovvero dare uno sguardo di insieme sulla città, affidarsi alla sua competenza per immaginare il futuro, indirizzare il lavoro dell’urbanista che verrà individuato dall’amministrazione comunale. E, a quel punto, il compito non sarà ancora finito: perché il Politecnico avrà il compito di affiancarlo e monitorare il suo lavoro.
Un’idea di certo innovativa quella del Comune di Seregno, che invece di limitarsi alla quotidianità ha sempre cercato di guardare lontano. Non a caso è stato il primo in tutta la zona a mettere mano all’Agenda Seregno 2030, coinvolgendo in questo lungo lavoro tutta la collettività per immaginare la Seregno di domani, incanalare il lavoro lungo direttrici ben precise, trovare le risposte adeguate nell’azione amministrativa.
Qualcosa di molto simile, visto che le due cose vanno di pari passo, è stato pensato anche in ambito urbanistico in occasione della volontà di mettere mano al “vecchio” Pgt che risale a dieci anni fa. Sono tanti in questo ambito visti i continui mutamenti della società e le sopravvenute esigenze.
Il Comune ha voluto mettere nero su bianco quella che dovrà essere la consulenza del Politecnico. Al primo punto c’è qualcosa di inaspettato. Ovvero fornire il supporto all’amministrazione comunale “attraverso l’individuazione delle tematiche emergenti e caratterizzanti il territorio”. Il protocollo d’intesa è molto chiaro: “il lavoro dovrà fare particolare riferimento agli aspetti della qualità di vita, benessere e salute dei cittadini, dei cambiamenti climatici e delle politiche ambientali, dell’abitare, alle politiche di genere e di integrazione, ai temi dell’innovazione, della produzione, dell’economia locale, della rigenerazione e dell’integrazione con il contesto territoriale circostante”. Trovare in un accordo sull’urbanistica un’attenzione per le politiche di genere è davvero singolare. Per poter fare un Pgt efficace il Comune chiede inoltre di redigere il documento di indirizzo che sarà la base portante dello studio, un Piano del clima, effettuare momenti di formazione. E poi monitorare i processi di costruzione del Pgt per garantire la coerenza tra le linee di sviluppo e i contenuti progettuali.
In tutto 45mila euro di consulenza, ma con un partner che non ha bisogno di presentazioni e che ha un compito delicato: supportare il Comune nella gestione del cambiamento. Ciò che viene stabilito oggi, produrrà conseguenze domani. Meglio un aiuto in più per evitare di sbagliare.
Monza, approvato il documento di indirizzo per il nuovo Pgt
Agosto 14, 2024