Fare colazione fuori casa e concedersi, durante la giornata, qualche pausa caffè sono alcune tra le abitudini più amate dagli italiani. Ma ci siamo mai chiesti quanto incidono sul nostro portafogli?
L’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha monitorato il costo dei principali prodotti da colazione/spuntino/pausa caffè al bar, confrontandoli con quelli registrati lo scorso anno: emerge un aumento medio del 3%.
Se il buongiorno si vede dal mattino, questi rincari non aiutano di sicuro ad iniziare bene la giornata: dal caffè al cappuccino, dal cornetto alla spremuta d’arancia, dal tramezzino all’acqua in bottiglia, i prezzi nel 2024 sono aumentati soprattutto al centro Italia (+4%). Rincari che si aggiungono a quelli, a 2 cifre, registrati negli scorsi anni. Il record di aumento spetta alla spremuta d’arancia, che al centro registra un aumento del +8%. Notevoli anche gli aumenti che interessano il costo del cornetto, che al centro e al nord segna quota +6%. Al sud e nelle isole il prodotto che registra maggiore aumento è proprio lui, il re della colazione: il caffè! Il cui prezzo aumenta del +5%.
Per una colazione composta da un cappuccino e un cornetto il costo medio è passato da 2,95 euro del 2022 a 3,07 euro del 2024 (era 2,43 euro nel 2021). L’aggravio, solo nell’ultimo anno, calcolando una colazione al bar così composta per 5 giorni alla settimana, ammonta a +29,46 euro a persona.
Chi invece non riesce proprio a rinunciare a una pausa all’insegna di un buon caffè al giorno, l’aggravio solo nel 2024 ammonta a +10,95 euro annui a persona.
Tutti prezzi, ovviamente, si riferiscono alla consumazione al banco: per chi decide di accomodarsi al tavolo i rincari sono ancora più elevati, specialmente se si sceglie qualche luogo turistico o con vista panoramica. Cappuccino e cornetto, serviti al tavolo, possono costare dal 24% al 65% in più rispetto al prezzo praticato al banco.