L’arrivo della pioggia e della neve salvano l’Italia dalla siccità dopo il caldo anomalo di inizio 2024 che, accompagnato alla scarsità di neve in diversi settori dell’arco alpino e su gran parte della dorsale appenninica e alla mancanza di precipitazioni, ha fatto scattare il campanello d’allarme nelle campagne. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sugli effetti della perturbazione che ha colpito il Paese, con abbondanti nevicate al Nord che hanno causato disagi alla viabilità e l’allerta gialla in diverse regioni del settentrione e della fascia tirrenica.
L’arrivo della neve in questa stagione – precisa la Coldiretti – è importante per l’agricoltura, secondo il vecchio adagio contadino “sotto la neve il pane”, perché insieme alla pioggia garantisce acqua alle campagne. Mentre il freddo è necessario per fermare le popolazioni di insetti, dannose per le colture, che potrebbero sopravvivere e svernare per attaccare i raccolti nella prossima primavera.
E’ essenziale però – precisa la Coldiretti – che il cambiamento sia progressivo senza ondate di freddo estremo e gelate improvvise ma anche manifestazioni violente che distruggono le coltivazioni e le infrastrutture.
L’agricoltura italiana è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici – ricorda Coldiretti – ma è anche il settore più impegnato per contrastarli.
Un obiettivo che richiede un impegno delle Istituzioni per accompagnare innovazione dall’agricoltura 5.0 con droni, robot e satelliti fino alla nuova genetica green no ogm. Servono – conclude Coldiretti – investimenti per la manutenzione, risparmio, recupero e regimazione delle acque con un sistema diffuso di piccoli invasi che possano raccogliere l’acqua in eccesso per poi distribuirla nel momento del bisogno”.