Nel quarto trimestre del 2023 il prodotto interno lordo è aumentato dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,6% nei confronti del quarto trimestre del 2022. Lo ha reso noto l’Istat, aggiungendo che la variazione acquisita per il 2024 è pari a +0,2%.
Per quanto riguarda i principali aggregati della domanda interna, sono in diminuzione rispetto al trimestre precedente i consumi finali nazionali (-0,9%), mentre gli investimenti fissi lordi crescono del 2,4%, le importazioni dello 0,2% e le esportazioni dell’1,2%. La domanda nazionale al netto delle scorte ha sottratto 0,2 punti percentuali alla crescita del Pil a seguito del contributo negativo di 0,8 punti percentuali dei consumi delle famiglie e delle istituzioni sociali private.
Per contro, sia gli investimenti fissi lordi sia la spesa delle amministrazioni pubbliche hanno fornito un contributo positivo alla crescita del Pil, rispettivamente di 0,5 e 0,1 punti percentuali. Positivo anche il contributo della domanda estera netta (+0,4%), mentre è stato nullo quello della variazione delle scorte. Andamenti congiunturali negativi del valore aggiunto si registrano nell’agricoltura, silvicoltura e pesca e nei servizi (rispettivamente -0,3% e -0,1%), a fronte di una crescita dell’1,1% nell’industria.