VENEZIA – In un blitz che ha colto di sorpresa il mondo del commercio illegale, la Guardia di Finanza di Venezia, in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ha messo a segno un colpo decisivo contro il contrabbando di merce contraffatta. In una mattinata che ha visto l’intensa attività delle forze dell’ordine al porto di Venezia, è stato intercettato un container sospetto proveniente dalla Grecia.
All’interno, un tesoro illecito: 360.000 cinture, un quantitativo stupefacente che ha immediatamente attirato l’attenzione degli investigatori. Le cinture, destinate a invadere il mercato con la loro dubbia provenienza, sono state sequestrate in un’operazione lampo. 320.524 di queste non avevano alcuna etichettatura, un chiaro segnale di allarme per le autorità, mentre altre 46.986 erano prive di qualsiasi documentazione che ne giustificasse l’importazione.
Il sequestro rappresenta un duro colpo per le reti di contrabbando e un segnale forte dell’impegno italiano nella lotta alla contraffazione. Le cinture, ora sotto sequestro, attendono il verdetto delle autorità competenti. Potrebbero essere destinate a tornare sul mercato, ma solo dopo un’attenta verifica e regolarizzazione.