REGGIO EMILIA – Era stato attirato in una “trappola” da un suo coetaneo che, con la scusa di passare una serata insieme, lo faceva salire a bordo dell’autovettura condotto da un 20enne con il fine, probabilmente premeditato di rubargli la Citycar ed il telefono cellulare.
Per raggiungere il loro scopo, finale, hanno fatto in modo che la vittima salisse sulla loro autovettura, portandolo in un luogo isolato, per poterlo derubare. Infatti dopo averlo picchiato all’interno dell’abitacolo della macchina, non avendo alcuna possibilità di fuggire, né di chiedere aiuto, veniva derubato e abbandonato in una zona di campagna isolata.
Per questi motivi con l’accusa di rapina, lesioni personali aggravate e porto abusivo di armi carabinieri della stazione di Gualtieri oltre al coetaneo della vittima denunciavano alla Procura di Reggio Emilia il 20enne conducente dell’auto e altro 20enne.
La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia, condividendo con le risultanze investigative dei Carabinieri della stazione di Gualtieri ha richiesto nei confronti dei due 20enni l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari. Il GIP del Tribunale di Reggio Emilia, concordando in parte con la richiesta emetteva tale misura a carico del conducente dell’auto, ravvisando nei suoi confronti gravi indizi di colpevolezza.
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Novembre 23, 2024