CREMONA – Le loro vittime erano prevalentemente donne anziane, isolate e nei pressi di parcheggi pubblici; le distraevano con la tecnica della monetina e rubavano le loro borse. In questo modo una banda composta da quattro persone avrebbe messo a segno 35 furti aggravati in varie zone del Nord Italia.
Al termine dell’indagine degli investigatori della Squadra mobile di Cremona uno dei componenti della banda è finito in carcere mentre gli altri tre sono stati denunciati in stato di libertà.
La tecnica consiste nel distrarre la vittima appena salita in macchina, attirando la sua attenzione su delle monete a terra vicino allo sportello, avvisandola di aver perso dei soldi. Approfittando del momento in cui la vittima si accinge a raccogliere il denaro, i complici sottraggono la borsetta precedentemente appoggiata sul sedile del passeggero, per poi allontanarsi. Molto spesso i malviventi si affrettano anche ad utilizzare le carte trovate nelle borse, prima del blocco effettuato dai proprietari.
L’indagine ha preso il via dopo la denuncia presentata da un’anziana signora per un furto subito nel piazzale di un supermercato, proprio utilizzando lo stratagemma delle monetine.
L’attività investigativa si è sviluppata con una serie di servizi di osservazione e pedinamento che hanno permesso ai poliziotti della Mobile di acquisire elementi a carico di un gruppo di persone che avevano precedenti per lo stesso tipo di reati.
Grazie a questi elementi, nel maggio dell’anno scorso, i poliziotti della Squadra mobile arrestarono in flagranza di reato due elementi del gruppo criminale con l’accusa di furto aggravato, resistenza, lesioni a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato.
Durante uno dei servizi di appostamento i poliziotti hanno notato i sospettati aggirarsi nei pressi del parcheggio dell’ospedale di Cremona; li hanno seguiti in direzione Brescia mentre cercavano una vittima ideale in quattro parcheggi di supermercati, fino a che, a Manerbio, sono entrati in azione con il solito piano. Subito dopo il colpo i poliziotti li hanno inseguiti e al termine di un inseguimento ad alta velocità, sono riusciti a chiuderli in un vicolo cieco e a bloccarli mentre scappavano a piedi, riportando lesioni durante la colluttazione.