L’apertura dei cantieri di Pedemontana in Brianza ha sollevato alcune questioni irrisolte, attenzionate giovedì 2 dal consigliere regionale del Pd Gigi Ponti all’interno della V Commissione Mobilità e Infrastrutture del Consiglio regionale. L’obiettivo è stato fare il punto della situazione su una serie di criticità non più differibili, legate al traffico e alla cantierizzazione dei lavori.
In merito all’ormai prossimo inizio dei lavori sulla tratta B2 sono due le grandi questioni che il consigliere dem mette sotto la luce dei riflettori. “Prima di tutto, c’è da analizzare l’impatto che le attività dirette e collegate ai cantieri avranno sulla Milano Meda e sulla SS35, la Comasina: le due principali arterie, già oggi compromesse da importanti livelli di traffico veicolare, verranno ulteriormente messe sotto pressione dal traffico, rendendo ancora più difficile la percorrenza in particolare verso Milano”.
Il secondo nodo riguarda il Trasporto pubblico, treni e autobus, che già oggi è in difficoltà nel soddisfare in modo congruo i bisogni dei pendolari, verrà messo a dura prova da un crescendo di lavoratori, che rinunciando a muoversi con la propria auto, soprattutto quando la Milano Meda verrà resa a pagamento, si serviranno del servizio ferroviario che senza una preventiva programmazione sarà totalmente saturo nelle ore di punta.
Sulla scorta di questi punti, Ponti ha chiesto un necessario approfondimento per comprendere quali siano le prospettive e quali le iniziative utili a mitigare gli effetti del traffico. In secondo luogo, a livello multi modale, se siano stati presi provvedimenti in merito alle crescenti esigenze del trasporto ferroviario.
Conclude Ponti: “La seduta in Commissione ha fatto comprendere come una serie di problemi importanti, non siano stati risolti adeguatamente considerati i tempi ristretti di apertura dei cantieri che genereranno difficoltà negli spostamenti sia delle persone sia delle merci. Oltretutto, è ormai chiaro come non ci siano né i progetti né soprattutto tutti i soldi necessari per realizzare le opere che possono mitigare i problemi. Prima di correre il rischio di affrontare un’emergenza, serve una presa di coscienza di Regione Lombardia, che è titolare dell’opera, per non lasciare soli i sindaci e noi cittadini davanti a problemi seri su viabilità e trasporti pubblici e privati”.