DESIO – “Estinzione del giudizio per rinuncia all’appello principale e all’appello incidentale”. Lo ha scritto, nero su bianco, il presidente del Consiglio di Stato, Filippo Patroni Griffi, nel decreto della Sezione Quarta di Stato, in sede giurisdizionale, pubblicato lo scorso 7 settembre. In altre parole, il Consiglio di Stato dichiara impossibile procedere nel giudizio promosso da Polo tecnologico (in liquidazione) e Polo d’eccellenza (oggi fallito) contro il Comune di Desio per assenza dei ricorrenti. “Un risultato reso possibile dall’accordo che siamo riusciti a raggiungere con “Atradius Credit Insurance N.V.” e “Polo d’eccellenza” lo scorso novembre”, precisa il sindaco Roberto Corti.
“Con la sentenza del Consiglio di Stato – commenta il primo cittadino -, dopo dieci anni di lavoro, abbiamo “bonificato” dal punto di vista giudiziario l’area, spiega il sindaco. All’inizio del mio primo mandato, nel 2011, ci siamo trovati un immobile di quattro mila metri quadri, incompleto e senza una previsione d’utilizzo. Lo abbiamo completato, lo abbiamo fatto diventare la sede del “Consorzio Desio Brianza” e abbiamo cancellato l’ipoteca che metteva a rischio la nostra proprietà. Abbiamo definito in modo transattivo il danno patrimoniale provocato dall’ex Direttore tecnico alla città di Desio. Adesso il Consiglio di Stato ha “certificato” la correttezza della nostra azione e possiamo finalmente guardare al futuro: i nostri sforzi saranno ancora di più concentrati all’individuazione di una soluzione per tutta l’area”.
La sentenza del Consiglio di Stato è l’ultimo passaggio della vicenda complessa e lunga oltre dieci anni del Polo Tecnologico Brianza, PTB. A fine 2017 gli accordi a tre tra Comune di Desio, Banca Monte dei Paschi e Atradius Credit Insurance N.V. avevano permesso di cancellare l’ipoteca che gravava sull’immobile che oggi ospita il Consorzio Desio Brianza. E poi in primavera l’accordo tra il Comune di Desio e Rosario Perri, ex Direttore del Settore Tecnico, per un risarcimento complessivo di 120 mila euro, a titolo di ristoro dei danni patrimoniali patiti dallo stesso Comune. Adesso il Consiglio di Stato ha scritto la parola fine alla vicenda giudiziaria.
“È una buona notizia per l’area e, più in generale, per la città – conclude Corti -. Per anni abbiamo lavorato duramente, con competenza e passione, per risolvere problemi creati da altri. Un lavoro che ha fatto spendere alla città energie e risorse. Adesso guardiamo al futuro con fiducia senza, però, dimenticare le responsabilità politiche e giuridiche dei singoli”.
La sentenza del Consiglio di Stato è stata “adottata” con delibera di Giunta comunale n. 197 del 2 ottobre.