MONZA – Fermata Monza Est-Parco: ad oggi tutto tace e l’unico a parlare è un lenzuolo bianco appeso nel quartiere Libertà a chiedere alla Giunta Allevi quando verrà realizzata l’attesa fermata ferroviaria.
Ad oggi non ci sono novità: nessuna risposta scritta è arrivata alla Consulta di quartiere dopo gli incontri della primavera e dell’estate e la promessa di novità in tempi rapidi; nessuna risposta neppure in consiglio comunale alle richieste avanzate dai consiglieri Egidio Riva (capogruppo del Pd) e Francesca Pontani (Pd).
Ad oggi resta quindi il mistero sulla realizzazione della fermata ferroviaria Monza Est-Parco che dovrebbe comprendere anche la realizzazione del sottopasso ciclopedonale per collegare la via Einstein (dove dovrebbe sorgere la fermata) alla via Confalonieri a pochi metri dall’ingresso del Parco. L’assessore alla Mobilità Federico Arena ha ribattuto alle richieste dei consiglieri di minoranza con: “Dalla Regione Lombardia non ci è giunta ancora nessuna risposta”.
A riportare al centro dell’attenzione il tema della fermata ferroviaria Monza Est – Parco anche Giovanni Vergani, residente del quartiere Libertà e portavoce del Circolo 1 Pd che nella newsletter settimanale del Circolo ricostruisce l’intera vicenda.
“A seguito della Giunta itinerante dell’8 maggio scorso, quella in cui proposi pubblicamente al sindaco di interpellare i cittadini con un referendum per chiedere se preferivano “l’uovo oggi o la gallina chissà quando”, – scrive Vergani – il sindaco disse che ci avrebbero ripensato e che avrebbero comunicato a breve la loro decisione a Consulta e cittadini. Da allora nessuna risposta scritta, da loro promessa , nonostante ben tre solleciti da parte della Consulta”.
A quel punto la richiesta di delucidazioni e di aggiornamenti sul futuro della fermata e del sottopasso è arrivata direttamente in Consiglio comunale per voce dei consiglieri del Pd Pontani e Riva.
La Giunta avrebbe dovuto scegliere tra due opzioni: “l’uovo” con la realizzazione del sottopasso ciclopedonale e la fermata per la linea Monza-Lecco via Molteno (nota come il Besanino) utilizzando i 4 milioni di euro già messi a disposizione dalla Giunta Scanagatti attraverso i fondi del Governo Renzi con il Patto per la Lombardia e arrivati nelle casse comunali nel dicembre dell’anno scorsi ma ad oggi non ancora utilizzati, oppure la “gallina” con la realizzazione del sottopasso ciclopedonale e le opere necessarie per la fermata sia della linea Monza-Lecco via Molteno (il Besanino) sia della Monza-Lecco via Carnate che necessitano di altri 2 milioni di euro.
“A maggio la Giunta aveva promesso, sia in Consulta sia poi in Consiglio comunale, che avrebbe chiesto a Regione Lombardia di contribuire al finanziamento della seconda ipotesi – continua Giovanni Vergani – Dall’incontro avuto poi con i coordinatori della Consulta a luglio, sindaco ed assessore dissero che il termine ultimo per la risposta della Regione e/o di un accordo con Rfi è definito per fine settembre 2018. E dopo tale data avrebbero deciso di dare il via immediato a una delle due soluzioni”.
Ma ad oggi ancora tutto tace. “Dobbiamo dirlo forte e chiaro: se non ci fossero stati i consiglieri del Pd che ufficialmente hanno incalzato l’assessore sull’argomento, ad oggi tutto sarebbe rimasto silente – conclude Vergani – E in ogni caso, se – come tutti speriamo – la Fermata e il sottopasso si faranno, sarà merito dei finanziamenti messi dalla Giunta Scanagatti e del lavoro dell’ex-assessore Confalonieri. Senza di quelli, i lavori per la Fermata e il sottopasso oggi non potrebbero mai partire perché le Giunte di destra in passato cancellarono sempre ogni finanziamento e non fecero mai nessun progetto”.
B. Api