“Le nostre spiagge si confermano la destinazione preferita dei vacanzieri: questo anche perché i 30mila imprenditori balneari italiani ci mettono professionalità, esperienza e tanta passione, ma, oggi, hanno assolutamente bisogno di certezze per il futuro”. Queste le parole di Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari (Sib) commentando il riconoscimento assegnato da Foundation fo Environmental Education (FEE) alle migliori spiagge italiane.
Le Bandiere Blu conquistate quest’anno dai Comuni salgono a 236 (10 in più rispetto al 2023) e rappresentano un fattore importante per la crescita e la valorizzazione dei nostri territori. “La balneazione attrezzata italiana – ha continuato Capacchione – con i suoi servizi di eccellenza costituisce un fattore di competitività di queste località e del Paese nel mercato internazionale delle vacanze, pertanto sarebbe estremamente dannoso per tutti lederla o distruggerla”.
La “questione balneare” è infatti un tema molto delicato perché riguarda decine di migliaia di famiglie che rischiano di perdere le proprie imprese e l’unico reddito da lavoro. “Auspichiamo che quanto prima si emani una legge che concilii l’esigenza della concorrenza con la tutela dei diritti degli imprenditori balneari, dalla conservazione del lavoro, alla salvaguardia della proprietà aziendale, fino alla tutela del loro legittimo affidamento nelle leggi e nei provvedimenti delle Istituzioni. Tutto questo a vantaggio dell’ambiente, dell’offerta turistica, dell’economia, dell’occupazione e, in modo particolare, dell’immagine del Bel Paese”, ha concluso Capacchione.
Le new entry del 2024 sono andate a:
Ortona (Abruzzo);
Parghelia (Calabria);
Cellole (Campania);
Borgo Verezzi e Recco (Liguria);
Porto Sant’Elpidio (Marche);
Lecce, Manduria e Patù (Puglia);
Letojanni, Scicli e Taormina (Sicilia);
Tenno e Vallelaghi (Trentino Alto Adige).
Quattro invece i Comuni non riconfermati: Ameglia e Taggia (Liguria), Margherita di Savoia (Puglia) e Marciana Marina (Toscana).