MILANO – Violenza di genere, 1,5 milioni di euro per interventi di reinserimento lavorativo e di formazione professionale presentati da Enti del Terzo settore. Progetti finalizzati al reinserimento lavorativo e alla ripartenza economica e sociale delle vittime.
Lo prevede una delibera approvata dalla Giunta su proposta dell’assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità e di concerto con l’assessore alla Formazione e Istruzione.
“Dopo l’innovativo intervento per destinare immobili del patrimonio Aler alle donne vittime di violenza per consentire loro l’avvio di un percorso di autonomia abitativa – dichiara l’assessore alla Famiglia – mettiamo a regime un ulteriore e indispensabile tassello del percorso necessario all’empowerment femminile ovvero al rafforzamento dell’autonomia economica”.
Con i servizi per l’impiego e gli enti di formazione professionale, il sistema imprenditoriale e le organizzazioni sindacali, Regione Lombardia vuole favorire percorsi di inserimento lavorativo. Rivolti specificatamente alle donne vittime di violenza, non solo domestica, ma anche sul luogo di lavoro.
“Con questo provvedimento – prosegue l’assessore – vogliamo realizzare percorsi di orientamento e supporto. Compresi quelli di counseling e coaching per acquisire autostima e valorizzare potenzialità, talenti e competenze. Tutto ciò per favorire la ricerca attiva del lavoro da parte delle donne”.
“Garantiremo il consolidamento e la continuità dei servizi attuati finora in via sperimentale. Sia per l’inserimento lavorativo che per il supporto abitativo. Servizi che sono offerti dai centri antiviolenza, anche in collaborazione con gli altri enti della rete. Per la Lombardia ‘Non sei da sola’ significa anche mettere al centro dell’azione politica i bisogni delle donne. E affiancarle nel percorso in uscita dalla violenza sostenendole concretamente verso l’autonomia abitativa ed economica”.
Tutte le info sul sito https://www.nonseidasola.regione.lombardia.it.