GALLARATE – L’intensificazione dei servizi di vigilanza e controllo anche a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica disposti a Gallarate dal Questore di Varese dott. Carlo Ambrogio Enrico Mazza ha consentito di sviluppare un’attività investigativa portata a termine dal locale Commissariato di Pubblica Sicurezza, che ha prodotto il deferimento, a vario titolo, alla competente Autorità Giudiziaria di 10 soggetti, di cui uno minorenne, per i reati di rissa, porto di oggetti atti ad offendere e minaccia aggravata. Inoltre, a carico degli stessi indagati, il Questore, a seguito dell’attività istruttoria della Divisione Polizia Anticrimine, ha emesso il cosiddetto “DASPO Willie”, che vieterà ai daspati l’accesso per due anni ai locali e agli esercizi pubblici situati nel centro cittadino di Gallarate e nell’area adiacente alla stazione ferroviaria.
Nello specifico, il Commissariato di Gallarate ha ricostruito gli episodi violenti verificatisi nei pressi della stazione ferroviaria cittadina il 3 giugno scorso, rilevando che il tutto traeva origine da una rissa precedente, avvenuta nella medesima zona e che aveva visto scontrarsi due opposte fazioni.
Dalla ricostruzione degli eventi, in particolare, si è appurato come i due gruppi, affrontatisi il 3 giugno scorso, fossero composti l’uno da soggetti di origine subsahariana e l’altro da giovani nordafricani, albanesi e rumeni.
L’analisi dei sistemi di videosorveglianza, acquisiti dagli investigatori del Commissariato di P.S., ha consentito di comprendere come la fazione dei nordafricani, albanesi e rumeni, dopo aver consumato svariate bottiglie di birra e super alcolici dinanzi ad un bar della zona ed averne scaraventate diverse in terra, si fosse diretta verso l’ingresso della stazione ferroviaria in direzione di alcuni componenti l’altra fazione, con i quali aveva inizio un primo contatto, interrotto temporaneamente da alcuni passanti intervenuti. Contatto che tuttavia proseguiva nei pressi dell’ingresso posteriore dello scalo ove i protagonisti, armatisi di bottiglie prelevate dai cestini dei rifiuti, tentavano più volte lo scontro, che di fatto avveniva poco dopo.
In particolare, in una zona adiacente la velostazione cittadina, un componente la fazione “nordafricana, albanese, romena” veniva aggredito da quattro componenti quella “subsaahariana”, uno dei quali, in sella ad una bicicletta, si lanciava a tutta velocità contro l’antagonista colpendolo al bacino con la ruota anteriore ed un altro lo minacciava, senza tuttavia colpirlo, con un martello.
Il teatro degli eventi si spostava successivamente in piazza XXV Aprile ed in via Borghi, ove i componenti le due fazioni si rincorrevano brandendo nuovamente delle bottiglie di vetro ed un martello senza tuttavia riuscire nuovamente a scontrarsi grazie all’intervento delle pattuglie del Commissariato, dei Carabinieri e della Polizia Locale che riuscivano ad evitare che le due fazioni potessero nuovamente dar vita ad uno scontro fisico.
Durante le indagini, oltre alla gravità dei comportamenti realizzati da ciascun compartecipante alla rissa, alcuno dei quali già indagato per episodi simili, è emersa una preoccupante inclinazione a reiterare, platealmente e pericolosamente, concrete e violente azioni negativamente impattanti sull’ordine pubblico, con evidenti ricadute negative anche sulla percezione della sicurezza da parte della cittadinanza, particolarmente allarmata dall’episodio, verificatosi tra le altre cose in prima serata, quando si concentra il rientro della gran parte dei pendolari.
Anche per questo non si è fatta attendere la risposta tempestiva, anche in termini preventivi, della Polizia di Stato.
Il Questore della provincia di Varese, tramite la locale Divisione Polizia Anticrimine, ha emesso immediatamente nei confronti degli stessi indagati il cosiddetto “DASPO Willie”, previsto dal D.L. 130/2020, che ha inasprito il regime sanzionatorio del delitto di rissa, dando facoltà al Questore di estendere i poteri di applicazione del Daspo Urbano nei confronti di tutti i partecipanti alla rissa, per il solo fatto della partecipazione.
I daspati avranno il divieto di accesso ai locali e agli esercizi pubblici situati nella zona teatro del grave episodio. Saranno per loro preclusi gli accessi a ristoranti, pasticcerie, gelaterie, bar ed esercizi similari, sale da ballo, sale da gioco e locali notturni proprio al fine di prevenire che, dalle loro condotte, possa derivare pericolo per la sicurezza pubblica.
La violazione al provvedimento comporta la reclusione da 6 mesi a 2 anni e la multa da 8.000 a 20.000 euro.