MILANO – “Grazie ai sindaci che per la prima volta svolgeranno questo incarico, a quanti si sono confermati alla guida delle loro comunità e, insieme agli auguri di buon lavoro, la promessa e l’assicurazione che, per loro, la Regione Lombardia ci sarà sempre. Pronta ad ascoltarne le esigenze e i bisogni mettendo in campo le riposte necessarie”. Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e l’assessore regionale a Enti locali e Montagna, Massimo Sertori, al termine della tornata delle amministrative che ha visto i cittadini lombardi scegliere oltre 950 sindaci.
“Quello del sindaco – sottolineano Fontana e Sertori – è un ruolo chiave, di importanza cruciale e di grande responsabilità”.
“Io ho fatto il sindaco prima a Induno Olona e quindi a Varese – ricorda Fontana – e posso assicurare che il ‘mestiere’ di sindaco è tanto affascinante quanto pieno di prove quotidiane autenticamente difficili. Perché guidare una comunità, garantire i servizi e rispondere alle mille esigenze dei cittadini che ti hanno scelto per questo incarico esercitando la democrazia attraverso il voto è impegnativo. Per questo, a ogni tornata amministrativa, sono lieto di vedere donne e uomini proporsi per fare il sindaco e accettare di servire le loro comunità”.
“Da vicesindaco di Ponte in Valtellina e da presidente della Provincia di Sondrio – afferma l’assessore Sertori – ho visto primi cittadini all’opera-. E ne ho ascoltato le preoccupazioni, i progetti e le idee. Un dialogo e un ascolto che sto proseguendo come assessore regionale a Enti locali e Piccoli Comuni. E senza dimenticare la Programmazione negoziata. Ovvero lo strumento che consente di tradurre in realtà tantissimi progetti dei nostri sindaci e delle loro amministrazioni. I sindaci sono donne, uomini, giovani e meno giovani. Tutti accomunati, al di là dell’appartenenza politica e partitica, dal desiderio di far prosperare il loro paese, la loro comunità”.
“Come Lombardia – concludono Fontana e Sertori – ribadiamo la centralità della figura del sindaco. Confermiamo che la Regione sarà sempre al loro fianco e, non appena l’Autonomia differenziata sarà realtà, avremo gli strumenti e le competenze per poter sostenerne ancora di più gli sforzi dei primi cittadini tesi a rendere sempre più attrattive, dotate di servizi e belle le comunità lombarde”.