SEREGNO – Lo scorso 21 giugno, a Seregno, i Carabinieri della locale Compagnia hanno arrestato in flagranza del delitto di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti due cittadini egiziani, rispettivamente di 19 e 21 anni, entrambi irregolari sul territorio nazionale e già noti alle forze dell’ordine. La notizia è stata rivelata dai Carabinieri soltanto nelle ultime ore.
L’arresto è avvenuto a conclusione di un apposito servizio effettuato presso la ex Dell’Orto di via San Rocco, in stato di abbandono da diversi anni, in cui era stata segnalata da alcuni cittadini la presenza di stranieri che, occasionalmente, si introducevano scavalcando il muro di cinta o attraverso alcune aperture praticate lungo il perimetro.
Al culmine di una prolungata attività di osservazione, effettuata dalla Sezione Operativa della Compagnia in tutta l’area di interesse, è stato effettuato un intervento che ha consentito di individuare, in diversi ambienti del fabbricato, 4 uomini di origine nordafricana e una donna italiana. In particolare, la perquisizione effettuata nel locale occupato dai due cittadini egiziani ha portato al rinvenimento e al sequestro di una borsa contenente oltre 600 grammi di hashish e circa 500 € in contanti, ritenuti provento di spaccio; in ambienti diversi, si trovavano altresì un 29enne marocchino, irregolare sul territorio italiano, e un altro 19enne egiziano in compagnia di una coetanea italiana.
Al termine del controllo, le persone rintracciate sono state accompagnate presso gli uffici della Compagnia di Seregno per essere compiutamente identificate. I due arrestati e il cittadino marocchino sono stati anche denunciati per ingresso o soggiorno illegale nel territorio nazionale, poiché privi di permesso di soggiorno o altro documento valido per l’espatrio. La coppia, invece, è stata denunciata per abbandono e maltrattamento di animali poiché, nelle ore precedenti, prima di accedere nell’area, aveva abbandonato, sotto la pioggia abbattutasi nella notte e legato a un palo della segnaletica stradale, un cane che i militari operanti hanno successivamente affidato alle cure di un’apposita struttura in Lissone. Tutti i presenti sono stati, infine, deferiti anche per il reato di invasione di terreni o edifici.
Gli arrestati, al termine delle formalità, su disposizione del p.m. di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Monza, sono stati condotti innanzi al Giudice per la convalida dell’arresto e, al termine della stessa, rimessi in libertà con divieto di dimora in tutta la Lombardia.
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