MILANO – Giovedì 18 la Polizia di Stato ha eseguito un fermo di indiziato di delitto di iniziativa nei confronti di un cittadino marocchino di 23 anni ritenuto responsabile del reato di furto con strappo, commesso all’interno di un noto hotel di via Manzoni lo scorso 27 giugno, di un orologio di lusso dal valore di circa 80mila euro ai danni di una coppia di turisti americani.
L’attività di indagine è stata avviata dai poliziotti della Squadra Investigativa del Commissariato Centro subito dopo lo scippo che era stato consumato da un giovane ai danni di una turista americana di 60 anni che, insieme al marito 69enne, stava prendendo l’ascensore nella hall dell’albergo. Mediante l’analisi dei sistemi di videosorveglianza, gli agenti sono risaliti alla sua identità e, nella tarda mattinata di giovedì, l’hanno rintracciato presso un albergo del quartiere Lambrate dove lo hanno visto uscire con diversi bagagli e salire a bordo di un taxi. A quel punto è iniziato un pedinamento fino a piazzale Giovanni dalle Bande Nere dove, il 23enne, una volta sceso dal taxi, è stato bloccato dagli agenti, accompagnato in Commissariato ed è stato scoperto che era in procinto di prendere un aereo per Colonia in Germania.
I gravi indizi a suo carico venivano rafforzati dal rinvenimento di tutti i vestiti indossati il giorno del furto, e da diversi selfie presenti sul cellulare scattati nei giorni successivi il furto dove il 23enne si ritraeva con indosso l’orologio rubato. Inoltre, a rafforzare il quadro probatorio, ci sono le numerose ferite documentate dalle immagini dei sistemi di videosorveglianza che lo stesso si era procurato in un precedente tentativo di furto con strappo – commesso pochi giorni prima, martedì 18 giugno – sempre nei pressi della stessa struttura ricettiva quando, nella fuga, lo stesso è stato investito da un’auto di passaggio in via Pisoni e, tramortito dall’impatto, ha permesso alla vittima di recuperare l’orologio la quale è poi andata via senza chiamare le forze dell’ordine.
Appurato il grave quadro indiziario a suo carico e il grave pericolo di fuga rappresentato dal tentativo di lasciare il territorio nazionale a mezzo areo di cui era già stato acquistato il biglietto, i poliziotti del Commissariato Centro hanno sottoposto il giovane al fermo di polizia giudiziaria e l’hanno accompagnato nella casa circondariale San Vittore in attesa di convalida.