BRESCIA – Consegnate nella sede Aler Brescia le chiavi degli alloggi da destinare ai Centri antiviolenza per consentire una concreta autonomia abitativa delle donne maltrattate.
Sono 25, al momento, gli immobili individuati sul territorio di competenza dell’ente di edilizia residenziale pubblica che attraverso una convenzione con i Centri antiviolenza e le ‘Case rifugio’ saranno assegnati, nel rispetto della riservatezza, alle donne e ai loro figli minori. Di questi, sono 11 gli alloggi assegnati alle associazioni che hanno partecipato al bando nella provincia bresciana.
Queste le associazioni già selezionate: Butterfly società cooperativa sociale, Associazione multietnica Terre Unite Odv, Casa delle donne centro antiviolenza Cad Brescia Odv, Sirio Csf società cooperativa onlus e Associazione Daphne.
Gli alloggi individuati dalle Aler lombarde saranno messi a disposizione dei soggetti gestori di Centri antiviolenza e ‘Case Rifugio’, quindi delle donne, per un minimo di 5 anni. Il contributo regionale coprirà interamente, per tutto il periodo, il canone di affitto e le spese reversibili.
All’appuntamento erano presenti, tra gli altri, gli assessori di Regione Lombardia: Elena Lucchini (Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità), Paolo Franco (Casa e Housing sociale), Giorgio Maione (Ambiente e Clima), Simona Tironi (Istruzione, Formazione, Lavoro). Con loro anche il presidente di Aler Brescia-Cremona, Mantova, Amedeo Ghidini.
L’assessore Lucchini, ha fortemente voluto questa misura. Avviata nel 2023, sono già stati previsti due stanziamenti per un importo complessivo di 3 milioni di euro. A questo proposito ha evidenziato che “la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere sono per Regione Lombardia una priorità. Per questo quindi stiamo investendo, in particolare, su due aspetti fondamentali per la fuoriuscita della donna dal circuito della violenza: la casa e il lavoro. Dallo scorso anno abbiamo accolto un’esigenza emersa dai nostri Centri antiviolenza e dalle ‘Case Rifugio’. Abbiamo infatti avviato una sperimentazione che ci consente di individuare alloggi messi a disposizione dalle Aler da destinare alle donne vittime di violenza. E’ così garantito un concreto sostengo all’autonomia abitativa specialmente in caso di presenza di figli minori e di persone con disabilità nel nucleo familiare”.
“Da Brescia – ha concluso – vogliamo quindi testimoniare l’indispensabile alleanza tra istituzioni contro la violenza di genere”.
“La ‘Missione Lombardia’ – ha evidenziato Franco – che ho lanciato fin dal mio insediamento e che sto portando avanti con pragmatismo tipico di noi lombardi è anche questo: dare sostegno concreto alle persone che vivono condizioni di fragilità, economiche ma non solo. Per questo l’assegnazione di alloggi alle donne vittime di violenza rientra nelle direttive da me impartite per l’anno 2024 alle Aler e tutte si sono messe al lavoro per raggiungere il traguardo prefissato. Con l’autonomia abitativa possiamo dare a queste ragazze maltrattate non solo un posto sicuro dove vivere, ma anche una speranza per il futuro”.
“La mia esperienza di assessore ai Servizi sociali a Brescia – ha detto Maione – mi insegna che la soluzione adottata è importantissima perché interrompere quel piano inclinato che va dall’isolamento al non avere relazioni, al sentirsi sole, è l’elemento fondamentale per riprendere i fili di una vita. Dare un’opportunità di autonomia, avere una casa, un’opportunità di crescita ed entrare anche nel circuito lavorativo può essere un un’occasione di rinascita. L’ accordo con Aler Brescia-Cremona-Mantova è quindi fondamentale. Un segno di civiltà e di sviluppo utilissimo alla comunità bresciana.
“Regione Lombardia – ha chiosato Tironi – ha introdotto una misura che mira all’empowerment femminile, al reinserimento lavorativo e alla ripartenza economica e sociale di queste donne coraggiose. Per promuoverne l’autonomia finanziaria, abbiamo stanziato 1,5 milioni di euro. Il contributo regionale per ogni progetto sarà dell’80% per un importo di 150.000 euro con iniziative destinate anche alla formazione professionale. Autonomia finanziaria e empowerment delle donne possono aiutare a prevenire e contrastare la violenza economica e le molestie sul lavoro. La collaborazione con i Centri Antiviolenza è fondamentale per garantire un supporto continuativo di presa in carico e orientamento”.
“L’impegno di Aler nell’assistenza – ha detto il presidente – è concreta, lo testimonia la consegna delle chiavi alle associazioni bresciane. La filosofia che anima la sperimentazione è quella dell’assistenza e della tutela delle donne maltrattate. Assicurare una casa per sé e per i propri figli diventa essenziale per tornare a vivere. Iniziative come questa sono in grado di aiutare, in modo concreto e immediato, le persone che più necessitano di un sostegno da parte delle istituzioni. L’assegnazione di alloggi alle vittime di violenza rappresenta un concreto aiuto nel segno del welfare sociale che Aler vuole ribadire e incentivare”.