COMO – La Polizia di Stato ha denunciato un 54enne, residente a Milano, incensurato, titolare di una società che fornisce servizi di accoglienza in eventi pubblici e privati con sede in Milano perché, in realtà, erogava servizi di sicurezza e controllo per i quali è necessaria la licenza prefettizia e la presenza di personale qualificato, iscritto nell’album della Prefettura competente.
La Questura di Como, come espressamente disposto dal Questore Marco Cali e recependo le indicazioni Dipartimentali, nell’ambito dei servizi volti a garantire legalità e sicurezza anche in materia di sicurezza sul lavoro e rispetto delle normative di legge, ha replicati i controlli ai locali pubblici della citta, senza tralasciare l’aspetto riguardante gli eventi, sia pubblici che privati, per i quali è sempre necessaria autorizzazione rilasciata dagli organi competenti.
La Divisione di Polizia Amministrativa e di Sicurezza, nello scorso mese di settembre, ha sviluppato alcuni accertamenti in ordine ad alcuni eventi, pubblici e privati, le cui informazioni preventive erano puntualmente giunte in Questura per la valutazione della presenza delle necessarie autorizzazioni.
I poliziotti della Questura di Como hanno così puntato l’attenzione su un particolare evento privato, che era organizzato all’interno di una lussuosa e nota villa storica del Lago di Como nel comune di Tremezzina (Como).
Nello specifico, nel contesto di una cerimonia di matrimonio, i poliziotti della Divisione Amministrativa hanno accertato, quella stessa giornata, che i due “Bodyguard” erano, in verità, dipendenti di una società milanese, priva delle necessarie autorizzazioni prefettizie atte a garantire la regolarità del servizio svolto, quindi irregolarmente impiegati.
Gli investigatori dell’Amministrativa hanno così identificato sul posto tutti gli addetti ai lavori, convocandoli, ad evento concluso, successivamente in Questura, accertando contemporaneamente che le dichiarazioni rilasciate al momento del controllo e le rassicurazioni fornite dai responsabili dell’evento sulla bontà delle autorizzazioni, erano non corrispondenti. per questo è stato denunciato in stato di libertà il 54enne titolare dell’agenzia di accoglienza che ha fornito gli uomini della “security” in assenza della dovuta licenza prefettizia.
Oltre all’aspetto penale, i poliziotti della Divisione P.A.S. della Questura cittadina hanno dato seguito a idonea attività volta a sanzionare le mancanze amministrative. Infatti, ai due addetti alla sicurezza identificati sul posto sono state elevate altrettante sanzioni per un totale di 3.300 euro per la loro mancata iscrizione al registro della Prefettura competente, mentre alla società sono state comminate altre due sanzioni, per un totale di 1.600 euro, perché i propri dipendenti, con contratto intermittente, erano impiegati sul posto con la cosiddetta chiamata di lavoro effettuata in ritardo rispetto all’inizio del servizio.
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Novembre 16, 2024