La legge di conversione del Decreto Omnibus ha introdotto il cosiddetto Bonus Natale, un contributo fino a 100 euro per i lavoratori dipendenti con reddito non superiore a 28mila euro e almeno un figlio o una figlia a carico. Il contributo di fine anno arriverà nella busta paga insieme alla tredicesima. Con un budget di 100,3 milioni di euro, il bonus sarà destinato a circa un milione di dipendenti, su una platea di circa 19 milioni di persone.
Di seguito il focus con tutte le istruzioni da seguire per ottenere e ricevere l’agevolazione e verificare tutti i requisiti necessari.
Hanno diritto al Bonus Natale i lavoratori dipendenti con indicatore ISEE fino a 28mila euro, con coniuge e almeno un figlio/a a carico. Deve inoltre avere “capienza fiscale”, cioè un’imposta lorda sui redditi di lavoro dipendente di importo superiore a quello della detrazione per lavoro dipendente.
Potranno richiederlo anche i genitori single nel caso in cui:
– l’altro genitore manca o non ha riconosciuto i figli naturali e il richiedente non è sposato o se sposato si è successivamente separato legalmente;
– in caso di figli adottivi, affidati o affiliati e il richiedente non è sposato o se sposato si è successivamente separato legalmente.
Anche in caso di unione civile, si potrà beneficiare del bonus Natale, mentre sono esclusi dall’agevolazione i genitori conviventi. Anche nelle situazioni di separazione legale ed effettiva, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio, non sarà possibile ottenere i 100 euro aggiuntivi. Su questo punto sono inoltre attesi i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate per le situazioni più complicate, come ad esempio nei casi di coniugi legalmente separati, ma ancora a carico di chi richiede l’incentivo, oppure per persone con figli a carico, non sposata, ma con relazione stabile anche se non riconosciuta legalmente.
Per richiedere il contributo natalizio il lavoratore dipendente deve presentare al proprio datore di lavoro una richiesta scritta dove dichiara di essere in possesso dei requisiti necessari, indicando anche il codice fiscale del coniuge e dei figli fiscalmente a carico o dei soli figli in caso di nucleo familiare monogenitoriale. Il sostituto d’imposta riconoscerà l’indennità insieme alla tredicesima mensilità e potrà recuperare le somme sotto forma di credito da utilizzare in compensazione.
Per ricevere il contributo nella busta paga di dicembre, insieme alla tredicesima, il lavoratore o la lavoratrice deve rispettare i seguenti requisiti:
– un reddito complessivo fino 28mila euro;
– un coniuge non separato e almeno un figlio o una figlia, entrambi fiscalmente a carico, oppure almeno – un figlio esclusivamente a carico senza essere sposati o essendo separati;
– un valore dell’imposta lorda determinata sui redditi da lavoro dipendente superiore a quello delle detrazioni spettanti.
Per quanto riguarda figli e figlie, il limite di reddito da considerare varia in base all’età:
– fino ai 24 anni, si è a carico dei genitori se il reddito complessivo non supera i 4mila euro, al lordo degli oneri deducibili;
– dopo i 24 anni, il limite scende a 2.840,51 euro, la stessa soglia valida per gli altri familiari;
– un coniuge è a carico dell’altro se non è legalmente separato e le sue entrate non superano i 2.840,51 euro.
Quando si dovrà inviare la dichiarazione dei redditi ci sarà un’ulteriore verifica: qualora dovessero mancare i requisiti necessari, l’importo dovrà essere restituito.
Il bonus equivale a 100 euro netti per chi ha lavorato tutto il 2024, ma l’importo può variare in base ai mesi lavorati, come succede per il calcolo della tredicesima. Ad esempio, chi ha iniziato a luglio riceverà solo 50 euro. Non cambierà, invece, in base al tipo di contratto (ad esempio a tempo determinato o indeterminato) o all’articolazione dell’orario di lavoro (es. part-time).
Inizialmente doveva chiamarsi Bonus Befana e arrivare appunto a gennaio 2025. Con un emendamento al decreto Omnibus il Governo ha voluto anticipare di un mese l’una tantum di 100 euro per dare un sostegno tempestivo alle famiglie durante le festività natalizie, erogando l’importo insieme alla tredicesima mensilità.
Il Bonus Natale si va ad aggiungere ad altri sussidi disponibili per famiglie con reddito basso, come ad esempio l’Assegno Unico per figli a carico o l’Assegno di inclusione per le fasce deboli.