MONZA – La distribuzione gratuita dell’acqua delle casette, varata come azione temporanea durante il periodo emergenziale del Covid e rimasta tale grazie ad una serie di proroghe, da misura eccezionale e provvisoria diviene a tutti gli effetti permanente.
Il costo della risorsa idrica, che fino allo scoppio della pandemia agli inizi del 2020 era di 5 centesimi al litro, è stato definitivamente azzerato. In via ufficiale, il provvedimento scatterà lunedì, 4 novembre. A partire da tale data, per evitare sprechi e sciupii e per tutelare questo bene così prezioso per la vita, sarà consentito un prelievo massimo giornaliero pari a 12 litri per tessera. La tessera è indispensabile per poter usufruire del servizio ed è utilizzabile indifferentemente per i rifornimenti di acqua in tutti i chioschi di BrianzAcque. La si può acquistamonicare nei totem presenti nei Comuni soci al costo di 3 euro. Si ricorda che i distributori di card accettano solo ed esclusivamente pagamenti in moneta e non danno resto.
Spiega il presidente e amministratore delegato di BrianzAcque, Enrico Boerci: “La scelta di rendere stabilmente gratuito questo servizio, molto apprezzato dalle Amministrazioni e dalle comunità locali, nasce in virtù del nostro essere società pubblica a servizio dei cittadini e arriva in un momento contrassegnato dal caro prezzi anche per i beni di prima necessità come appunto l’acqua da bere. C’è poi un aspetto legato alla sensibilizzazione e alla necessità di tutelare la risorsa idrica preservandola per le generazioni future. In numerose occasioni, abbiamo purtroppo rilevato un uso improprio dell’acqua delle casette. Per evitare che questi comportamenti si ripetano, abbiamo stabilito di introdurre un tetto massimo di prelievo giornaliero, comunque in grado di soddisfare anche i bisogni quotidiani delle famiglie più numerose”.
Aggiunge il presidente di ATO-MB, Silverio Clerici : “Il Consiglio d’Amministrazione di ATO-MB condivide la scelta di rendere gratuita la distribuzione dell’acqua tramite le casette installate nei comuni. Il limite dei 12 litri a tessera è un modo per rendere consapevole l’utente finale del valore di questo bene così prezioso.”
Un parco di 106 impianti – Spillare acqua a km.0 dalle 106 casette disseminate nelle municipalità dell’ambito di competenza di BrianzAcque è sempre possibile, 24 ore su 24, 7 giorni su 7. La si può scegliere tra le versioni gassata e naturale, fresca e a temperatura ambiente.
Gassata? O naturale? Fresca? O ambiente? L’importante è che sia pubblica – I self service erogano acqua buona, di qualità, sicura, garantita da stringenti controlli effettuati dai laboratori del gestore e dagli organi di controllo dell’ATS di riferimento. Di fatto, si tratta della stessa risorsa di rete del rubinetto di casa soggetta ad un trattamento supplettivo di microfiltrazione. Per conoscere la composizione e le analisi dell’ di ogni singola casetta, i consumi e il posizionamento dei distributori di tessere basta collegarsi al sito www.brianzacque.it, sezione case dell’acqua. Nell’effettuare i rifornimenti si chiede agli utenti senso di responsabilità e il rispetto delle norme igienico sanitarie.
Le casette: un successo in crescendo – Le case dell’acqua pubblica, installate da BrianzAcque in collaborazione con i comuni soci a partire dal 2014, sono presidi di sostenibilità. Concorrono alla riduzione dell’uso delle bottiglie di plastica e dei rifiuti, offrono un’opportunità di risparmio economico, valorizzano e sensibilizzano i cittadini sull’importanza di mettere in atto comportamenti virtuosi capaci di dare una mano al Pianeta. Qualche numero: nel 2023, dal parco- casette sono stati spillati complessivamente 26 milioni di litri d’acqua evitando l’immissione nell’ambiente di circa 2.600 tonnellate di anidride carbonica e consentendo un risparmio economico all’utenza, pari a 5,7 mln di euro. Cifre che, grazie all’inaugurazione di nuovi chioschi e ad una sempre più diffusa coscienza ambientale, sono destinate a crescere ancora.
Dalle nuove misure sono temporaneamente esclusi i comuni di Limbiate e di Vimercate, in quanto sprovvisti di totem per il prelievo delle tessere.