MILANO – Regione Lombardia ha approvato una delibera, proposta dall’assessore al Welfare Guido Bertolaso, per facilitare l’esercizio temporaneo in Italia di medici specialisti formati all’estero attraverso il riconoscimento delle specializzazioni mediche.
“L’obiettivo – ha detto l’assessore Bertolaso – è quello sopperire alla carenza di personale sanitario e alla difficoltà di coprire posti vacanti in diverse specialità. E’ un problema che affligge tutta l’Europa, specialmente in settori come il Pronto Soccorso, la Pediatria e la Radiologia. Per superare temporaneamente il problema con questa delibera agevoliamo l’assunzione di medici stranieri attraverso il riconoscimento rapido delle specializzazioni acquisite all’estero. Questo riduce i tempi burocratici, permettendo ai medici stranieri di lavorare subito in Italia. In particolare hanno mostrato interesse professionisti dell’America Latina, dove molti parlano italiano o hanno origini italiane. E tutto questo facilita il loro inserimento culturale e professionale. Vogliamo rispondere con tempestività e flessibilità alla crescente domanda di specialisti che non riusciamo attualmente a soddisfare con i professionisti italiani”.
Le specializzazioni incluse sono Anatomia Patologica, Anestesia Rianimazione, Terapia Intensiva e del Dolore, Chirurgia Generale, Dermatologia e Venereologia, Pediatria, Geriatria, Medicina d’Emergenza Urgenza, Medicina e Cure Palliative, Medicina interna, Microbiologia e Virologia, Oftalmologia, Otorinolaringoiatria, Radiodiagnostica e Radioterapia. Il riconoscimento delle qualifiche sarà gestito dall’Azienda Regionale Emergenza Urgenza (AREU) attraverso una commissione dedicata e una procedura informatizzata, che consentirà agli specialisti di presentare le proprie domande sulla piattaforma ‘Bandi e Servizi’ della Regione.
Questa decisione si basa sull’art. 13 del decreto-legge del 2020 e l’art. 6-bis del decreto-legge del 2021, già utilizzati per riconoscere i titoli di medici e infermieri stranieri.
Regione Lombardia avrà tempo 30 giorni per riconoscere la specialità del medico e la facoltà di sospendere la procedura qualora venga meno la necessità di personale sanitario. I candidati dovranno fornire documenti autenticati come il titolo di specializzazione, il piano di studi e una traduzione certificata in italiano.